Cronaca locale

"Sette stupri in tre giorni. Milano è come Gotham City"

Il centrodestra attacca Sala e il ministro Lamorgese dopo l'ennesima violenza di uno straniero su 2 donne

"Sette stupri in tre giorni. Milano è come Gotham City"

ì«Per le donne Milano è sempre più Gotham City... Cosa ne pensa Sala?». La domanda è dell'assessore alla Sicurezza di Regione Lombardia Riccardo De Corato e viene recapitata a Palazzo Marino dopo l'ennesima violenza sessuale. Anzi due, perché, due sono le donne aggredite o scorso pomeriggio in corso Buenos Aires da un ragazzo del Mali che è stato poi arrestato. «Siamo arrivati a sette donne molestate negli ultimi tre giorni - continua De Corato -, un'escalation iniziata con le violenze sessuali di Capodanno in Duomo e che purtroppo non accenna a finire». Dopo la studentessa aggredita al Politecnico da due stranieri e le due donne molestate da un maniaco al Parco Sempione e Brera, due giorni fa è toccato ad altre due signore, una italiana di 57 anni ed una romena di 52, a finire nel mirino: sono state soccorse e curate ed hanno presentato denuncia. Il giovane africano, 25 anni, senza fissa dimora e in evidente stato di alterazione, le ha molestate e palpeggiate a più riprese e, quando sono arrivati i carabinieri della Compagnia Milano Porta Monforte a fermarlo li ha aggrediti a calci e pugni. Non è stato semplice bloccarlo ma alla fine è stato bloccato e portato in manette a San Vittore con le accuse di violenza sessuale continuata e resistenza a pubblico ufficiale.

«A Milano l'incubo continua e il ministro degli Interni Luciana Lamorgese continua a essere incapace di mettere in campo qualunque misura di polizia per dare sicurezza - commenta il Questore della Camera e deputato di Fratelli d'Italia, Edmondo Cirielli -. È incredibile quanti immigrati senza titolo e pregiudicati non siano colpiti da provvedimenti di espulsione e siano liberi di perseguitare: il ministro in un barlume di dignità politica dovrebbe dimettersi».

Il giovane africano arrestato non è sconosciuto alle forze dell'ordine: ha precedenti per violenza privata, molestia e disturbo alle persone, evasione e reati in materia di stupefacenti, ed era già sottoposto al Daspo urbano per un anno dalla stazione Centrale emesso dal questore lo scorso 24 febbraio. «Nella maggior parte dei casi si tratta di aggressori stranieri, spesso e volentieri consumatori di stupefacenti - punta il dito De Corato -. I dati, a livello nazionale, sono allarmanti i detenuti stranieri in carcere per violenza sessuale sono 1420, un numero che, se rapportato alla popolazione in Italia, è cinque volte superiore a quello degli italiani (pari a 1923). E a Milano il vile reato di violenza sessuale è in aumento del 6,75% rispetto al 2019. Molto spesso gli immigrati provenienti da alcune aree geografiche hanno un'idea totalmente distorta e anacronistica della donna, considerata alla stregua di un oggetto. Vorrei ricordare infine che anche l'omicidio avvenuto la notte tra venerdì e sabato in corso Venezia nella zona della movida ha per protagonisti due cittadini extracomunitari: un 21enne somalo colpito al collo con un coccio di vetro da un connazionale durante una lite, morto dopo il ricovero al Niguarda.

È questa la Milano che vuole il centrosinistra?».

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