«Mi spiace farmi trovare con i bigodini in testa, se lei mi avesse avvisato del suo arrivo avrei provveduto a farmeli togliere in tempo». Così sembra dire Violetta, la protagonista della Traviata di Verdi mentre siede nella sala costumi dell'Atelier Carlo Colla&Figli già con indosso il meraviglioso abito di scena, tutto in seta pura. Tra vesti della prima metà dell'Ottocento adagiate in sartoria per le riparazioni e le intere pareti di cassetti che contengono pizzi, bottoni e merletti («è un vecchio armadio a parete da farmacia»), o la falegnameria in cui si realizzano nuove marionette sempre più al passo coi tempi (ora riescono a muovere anche la bocca e gli occhi), l'Atelier Carlo Colla&Figli è in subbuglio: tutto dev'essere pronto per la Settimana della Moda Femminile, per sabato quando 81 marionette indosseranno altrettanti costumi per la grande sfilata di moda che si attende nella Tensostruttura del Castello Sforzesco. «Verdissimo! Moda e costume nel repertorio verdiano della marionette» si chiama l'appuntamento, a cura del Comune e CNMI (Camera Nazionale della Moda Italiana), pensato per unire alla classica settimana dell'alta moda di Milano anche la tradizione e la cultura altrettanto meneghina delle marionette dei Colla.
I personaggi, scelti fra le centinaia che fanno parte del repertorio verdiano della Compagnia, sfileranno in passerella accompagnati da 10 animatori e con il commento di Eugenio Monti Colla sulle note del Nabucco, Attila, Macbeth, La battaglia di Legnano, Rigoletto, La traviata, Il trovatore, La forza del destino, Aida e Otello. I marionettisti saranno in passerella per reggere le figure di legno con i fili corti a vista. Nella stessa identica tensostruttura su cui sfileranno le modelle in carne e ossa, si assisterà ad uno storico e allo sesso tempo attualissimo défilé di marionette: i protagonisti indosseranno abiti realizzati nel tempo su bozzetti di Caramba o Fortuny, i grandi costumisti della storia del teatro italiano. Strascichi anche di più di un metro del 1902-1906, e poi guanti lunghi fino a mezzo braccio, bastoni da uomo, gioielli, bottoni, cravatte e ombrellini, come babbucce e camicie da notte in raso del 1920, o manicotti di pelliccia, guanti di pizzo e cappucci di visone vero. Tutto il materiale dei Colla è ormai diviso in ben tre magazzini e conta 30mila pezzi in tutto, comprese le marionette (2600) e le scenografie. I costumi sono 7mila, parrucche o barbe sono tutte realizzate con capelli veri. Gli occhi, in vetro, sono importati dalla Germania, un paese vicino a Norimberga. A lavorare in questo scrigno della storia sono solo in 11, e tutti devono sapersi occupare di ogni parte della marionetta: truccarla, vestirla, muoverla in scena o restaurare gli abiti antichi. «L'archivio de Colla è ampissimo - spiega Eugenio Monti Colla - Non abbiamo buttato via quasi nulla. Il mio sogno sarebbe rendere lo spazio di magazzino e laboratorio di restauro e conservazione, anche un museo tutto insieme e visitabile. Forse all'Ansaldo sarà possibile. Inoltre saremmo vicini alla sartoria della Scala. Caramba, che realizzava costumi per la Scala, ne ha fatti molti anche per noi.
Verdissimo! Moda e costume nel repertorio verdiano della marionette Sabato 23 febbraio, ore 17.30. Castello Sforzesco - Ingresso libero fino a esaurimento posti. Tel. 02-89531301
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.