Sfida per i nuovi municipi: ecco i nomi del centrodestra

Riforma ancora incerta ma tanti consiglieri vogliono restare (o tornare) Forza Italia e Lega discutono sulle candidature, un posto sicuro a Fdi

Alberto GiannoniI municipi sono la novità. Alle prossime elezioni comunali di Milano si potrebbe votare, con elezione diretta, anche per i presidenti delle nove municipalità all'«europea», veri e propri sindaci, chiamati ad amministrare nove fette di città con popolazione paragonabile a quella di capoluoghi di provincia. Comprensibile che la prospettiva sia considerata attraente da molti. Già si ragiona, dunque, del futuro assetto delle candidature. E mentre il Pd prende in esame i casi dei presidenti da confermare o da sostituire, il centrodestra si prepara a lanciare la sfida, con l'obiettivo (difficile) di riprendere in mano enti che governava fino a 5 anni fa (quasi tutti).Da stabilire la distribuzione delle candidature fra alleati: un posto è sicuro per Fratelli d'Italia, la Lega ne vorrebbe cinque ma Forza Italia ne chiede 4. Da decidere, dunque, se fra Carroccio e Azzurri sarà un 5-3 o un 4-4. La riforma dei municipi è tutta da definire e in Comune non si capisce ancora bene quali saranno le funzioni, le risorse e i poteri effettivi delle nuove Zone. Questo spiega qualche titubanza. L'elezione diretta, d'altra parte è una sfida interessante per chi sia convinto di misurarsi col consenso dei cittadini. Molti consiglieri attuali, dunque, potrebbero optare per una nuova candidatura, puntando sulla presidenza del quartiere piuttosto che su un'avventura in Comune. È il caso di Filippo Jarach di Forza Italia, che dovrebbe essere il candidato a presiedere la zona 1, storicamente appannaggio degli azzurri. In zona 2 diversi possibili candidati ma la Lega dovrebbe essere in «pole position», con il giovane (ma molto attivo) capogruppo Samuele Piscina, o anche con un'esponente di «Sovranità» (i «salvinisti di destra») Roberta Capotosti, record di preferenze nel 2011. Nel caso in cui toccasse a Forza Italia il capogruppo Marzio Nava è pronto a correre. La zona 3 dovrebbe andare a Fratelli d'Italia, anche per tradizione di radicamento «a destra» (è stato il collegio di Ignazio La Russa). Fdi nell'attuale consiglio schiera un consigliere tenuto in grande considerazione, Vincenzo Viola. Il municipio 4 è prenotato dalla Lega, che può schierare Guido Paolo Bassi, in corsa anche per il Consiglio comunale. Più difficile ipotizzare il candidato presidente del municipio 5. Potrebbe correre un altro uomo del Carroccio e si parla del segretario di zona Pier Mario Sarina. Forza Italia è decisa a schierare forze fresche e punta molto su chi ha lavorato sul territorio. La recente campagna dei 30 gazebo è considerata un bel banco di prova. In zona 6, dunque, il prescelto dovrebbe essere Giovanni Esposito, anche se va citato fra i papabili anche il coordinatore comunale di Fdi Massimo Girtanner, che è presidente lo è già stato. In zona 7 Forza Italia schiererà sicuramente Marco Bestetti, coordinatore dei giovani molto quotato nel movimento. Il municipio 8 potrebbe andare alla Lega, che ha un uomo esperto come Enrico Salerani, che però potrebbe pensare anche al Comune. Altro papabile è un giovane azzurro di cui si parla molto e bene, non solo in Forza Italia, Marco Anguissola.

La zona 9 è la più difficile - era l'unica «rossa» anche nel mandato di Letizia Moratti. Se la Lega ottenesse cinque candidature potrebbe far correre un suo uomo. Se verosimilmente finisse con un 4-4, la Forza Italia ha in Consiglio un altro giovane preparato, Gabriele Legramandi.

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