Sfila il cinema indipendente Ecco i film dei mini «Oscar»

Fino a metà giugno proiettate le opere che hanno vinto il Cavallo di Leonardo. Tra fiction, documentari e corti

Stefano Giani

Il lato oscuro del cinema - zero lustrini, zero pailletes, zero fisici scolpiti da sex simbol occasionali - brilla come quello più sfolgorante che attira fotografie glamour e prime pagine patinate. È il cinema d'impegno, dove i temi non sono quelli leggeri della commedia volgare, fatta di storie già viste e sentite, trampolino ideale di bellezze caserecce che nascono e muoiono in un batter d'ali. I film indipendenti affrontano temi ingombranti. Disabilità. Malattia. Droga. Omicidio. La vita come non vorremmo vederla. E nemmeno pensarla. Nondimeno, ha anche questo volto cupo. Non solo farfalle leggiadre nell'erba.

Un approccio, selezionato e discreto, lo offre il Miff awards che consegna il Cavallo di Leonardo, Oscar in miniatura, ai titoli più meritevoli che il pianeta dell'ex celluloide e oggi dei 4K ha relegato in quel lato oscuro della luna cinematografica mondiale. A Milano, fino al 13 giugno scorreranno opere che difficilmente rivedremo nei grandi circuiti ma non per questo meno degni. Dopo l'esordio con Somewhere in Tonga del giovane regista tedesco Florian Schewe sull'impegno di un assistente sociale deluso dalla Germania attuale che si trasferisce in una sperduta isola in mezzo all'oceano, sono in programma quattro appuntamenti settimanali da dopodomani al 13 giugno.

Sarà l'occasione per incontrare di persona registi e attori delle opere proposte, quindi non solo cinema ma anche la possibilità di approfondire gli argomenti che di volta in volta verranno toccati. Il biglietto d'ingresso costa 9 euro mentre l'abbonamento a tutte le serate ha il prezzo molto competitivo di 20 euro. Ogni proiezione sarà preceduta da un AperiMiff, escluso dalla tariffa d'ingresso e aperto un'ora prima dell'inizio del film.

Dopodomani alle 20, al Cinemino di via Seneca 6, sarà premiato My Tourette's di Alessandro Molatore che ha ottenuto la menzione speciale tra i documentari. Le altre serate, nei successivi mercoledì al Palazzo del Cinema Anteo, nei medesimi orari, vedranno la proiezione di un corto e, a seguire, di un film. Mercoledì 30 sarà la volta di Roll with me di Lisa France, mentre il 6 giugno il piattino sarà ricco. Il corto Sans dire au revoir sarà seguito da due film. Maracaibo - alle 20 - dell'argentino Miguel Angel Rocca indaga la paternità tra vendetta e redenzione. Un uomo assiste all'assassinio del figlio e si trova a dover scandagliare un rapporto passato con luci e ombre che gli impongono però una rivalsa sul colpevole. To let - alle 22.15 - dell'indiano Chezhiyan Ra esplora i cambiamenti del suo Paese attraverso una famiglia costretta a trovarsi una nuova casa per l'immediato sfratto, con i pochi soldi di cui dispone, nel momento del boom edilizio. Il primo ha vinto per sceneggiatura e attrice non protagonista, l'altro per la cinematografia. Mercoledì 13 altra doppia proiezione con The best of all words - alle 20 - di Adrian Goiginger imperniato sulla figura di un bambino di 7 anni che sogna di fare l'avventuriere ma vive con la madre tossicodipendente. La donna si sforza di fargli vivere un'infanzia serena fino alla caduta nell'abisso.

Premiato per l'attrice e la scenografia, il film sarà seguito da Skid row marathon - alle 22.15 - che invece ha ricevuto il Cavallo per montaggio e musiche. È un'opera di grande speranza in cui un giudice vuol salvare drogati e criminali facendoli partecipare a maratone nel mondo.

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