La sfilata di assessori a Quarto Oggiaro: «Basta con il degrado»

La sfilata di assessori a Quarto Oggiaro: «Basta con il degrado»

«Il mio cuore è a Quarto Oggiaro» dice Carmela Rozza, assessore ai Lavori pubblici, alle spalle 7 anni da segretario generale del Sunia e 5 da consigliere comunale del Pd a fianco degli inquilini delle case popolari. Bene, ieri a Quarto Oggiaro ci è tornata per incontrare gli abitanti del quartiere, balzato agli onori delle cronache per l'omicidio dei fratelli Tatone, i residenti delle case popolari di via Lopez e di via Pascarella, il mondo delle associazioni, le parrocchie. L'incontro si è tenuto a porte chiuse, come chiesto dai cittadini, nella sede dell'Arci di piazzetta Capuana. Che impressione ha avuto? «I cittadini stanno soffrendo momenti di tensione, e hanno paura che fino a che i delinquenti saranno nei cortili delle case popolari le cose non potranno cambiare. I Tatone non sono arrivati oggi nel quartiere, anzi, anche loro furono sgomberati dalle case Aler. Da sempre qui c'è un altissimo tasso di abusivismo, circa il 50% degli alloggi sono occupati senza titolo, anche se dal 2011 sono stati sgomberati 45 appartamenti».
Nella convinzione che sia necessario un presidio del territorio fatto dagli abitanti, dai negozi, dalle associazioni e non dalle forze dell'ordine - «i cittadini ci hanno chiesto solo di incontrare il nuovo commissario di polizia, tutto qui» - il Comune cercherà di rafforzare la rete tra le realtà attive sul territorio. «Faremo un incontro al mese, ogni volta in un luogo diverso, per fare il punto» spiega la Rozza. Così «ci siamo impegnati a combattere il degrado delle case popolari e arrivare là dove Aler non riesce. Abbiamo presentato il cronoprogramma della fine dei lavori nei cortili di via Pascarella e della ristrutturazione dei negozi».
Non emerge lo stesso quadro da chi in zona ci vive e opera come il consigliere di zona 8 Enrico Salerani: «Sono due anni e mezzo che a Quarto Oggiaro non viene fatto nulla. Il Comune latita. L'unica cosa che hanno fatto è stato aprire due dormitori e aver tolto il presidio militare che anche a livello psicologico aveva una sua funzione. Servono atti concreti, non fiaccolate - incalza -. Le periferie sono state abbandonate da questa amministrazione».
Carmela Rozza è il terzo assessore che va a Quarto Oggiaro, il sindaco ancora non si è visto. «Abbiamo portato la presenza del Comune in ogni settore, abbiamo coperto il quartiere a 360 gradi e preparato un lavoro di sintesi. Il sindaco andrà di sicuro». Ma «al momento nell'agenda del sindaco non è fissato alcun sopralluogo» dicono da Palazzo Marino.
L'opposizione grida allo scandalo. «L'assessore Rozza è andata a Quarto Oggiaro da sola. Il Sindaco non c'era - tuona il vicepresidente del consiglio comunale Riccardo de Corato -. Noi ci siamo rimasti male e di sicuro anche i cittadini.

L'amministrazione ha lasciato andare le cose e soprattutto ha demolito il sistema sicurezza che avevamo creato con i militari, i commissariati e le caserme, la videosorveglianza». «Anche oggi niente sindaco a Quarto Oggiaro» incalza Igor Iezzi, consigliere della Lega.

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