Cronaca locale

Milano, blitz della polizia per sgomberare il centro sociale

Blitz della polizia in via dei Mille e sgombero del palazzo occupato dagli anarchici "Les Galipettes". Sei persone denunciate

Milano, blitz della polizia per sgomberare il centro sociale

Due blindati a bloccare le vie di fuga. Davanti alle porte d'ingresso una decina di agenti. Prima il bliz e poi lo sgombero. È finita così, alle 7.45 del mattino di oggi 27 ottobre, l'occupazione del palazzo in viale dei Mille a Milano. Il gruppo di anarchici "Le Gallipettes", che lo aveva preso d'assalto venerdì scorso, ha dovuto cedere all'irruzione delle forze dell'ordine.

Le dinamiche dello sgombero in viale dei Mille

Accerchiati e senza via d'uscita sulla loro pagina Facebook "Galipettes Occupato" hanno subito invocato l'aiuto di amici e sostenitori presenti sul campo, a Milano: "Ci stanno sgomberando, accorrete!!!". E il post riceve una ventina di condivisioni. Come durante l'occupazione di un ex asilo in via Verro, anche questa volta due persone si sono barricate sul tetto dell'edificio per opporsi allo sgombero della polizia. All'interno della struttura sei persone, poi denunciate e allontanate. Una ventina gli antagonisti accorsi a seguire lo sgombero della palazzina che si trova proprio nel quartiere dove negli ultimi giorni sui muri sono comparse delle scritte di protesta. Da "Facciamo come Napoli", "Viola il coprifuoco"a "Sfonda la città vetrina", "Brucia la questura" " a "Fontana assassino": sono solo alcuni dei messaggi scritti tra viale dei Mille, viale Piceno e piazzale Dateo.

Il Comune sotto accusa

Richiami all'assalto corredati anche da frecciate all'amministrazione comunale prona all'economia e sorda alle questioni sociali. Gli anarchici se la prendono anche con la giunta Sala. "La questura - si legge sulla pagina Facebook del centro sociale - ha deciso di sgomberare una nuova occupazione, come già avvenuto qualche settimana fa in via Verro, quando un gruppo di persone ha riaperto un asilo abbandonato per vivere insieme in questo difficile periodo, per farne un luogo di incontro e di autogestione. La tendenza a Milano, provincia e non solo sembra ormai chiara: luoghi simili non devono esistere, nessuna occupazione può durare più di qualche giorno. Come prima, ma ora ancora con più forza, serve perciò lottare contro uno spazio urbano congegnato solamente in funzione del lavoro".

Sala nel mirino dell'opposizione

A prendersela con l'amministrazione comunale non sono solo gli antagonisti del centro sociale, ma anche la politica. "Certe scene, con gli antagonisti barricati sui tetti, si vedono solo a Milano. Dopo la resistenza del centro sociale Brankaleone in Bovisa, ora tocca ai "fenomeni" del Galipettes che nel fine settimana hanno occupato un edificio in viale dei Mille. Il Comune di Milano dovrebbe interrogarsi su queste condotte: opporsi agli sgomberi costringendo le forze dell'ordine a passare intere giornate davanti agli immobili requisiti e' un disegno delinquenziale, soprattutto in un periodo di difficolta' come questo dove la polizia ha sicuramente di meglio da fare. Ma ai centri sociali nella nostra citta' e' concesso di tutto, questo ormai e' sempre piu' chiaro. Mi auguro che lo sgombero di viale dei Mille si concluda nel piu' breve tempo possibile: sprecare soldi e tempo per quattro figli di papa', in piena emergenza, non ha proprio senso", commenta, dura, Silvia Sardone, europarlamentare e consigliere comunale della Lega.

E anche l'eurodeputato di FdI Carlo Fidanza non risparmia critiche al "silenzio di una giunta complice": "In un momento drammatico per Milano, e per tutta l'Italia, un gruppo di antagonisti impegna agenti delle forze dell'ordine per sgomberare l'edificio occupato abusivamente venerdì scorso in viale dei Mille dal centro sociale Galipettes. E' assurdo che in città si ripetano ancora questi episodi, con il silenzio complice della giunta di centrosinistra. La polizia in questo momento avrebbe cose molto più importanti delle quali preoccuparsi, invece è costretta a liberare l'ennesimo spazio occupato, proprio come successo qualche settimana fa con l'ex asilo di via Verro. Adesso ci aspettiamo che i responsabili siano puniti.

I milanesi non possono più tollerare l'impunità della quale godono i professionisti delle occupazioni a causa di questa amministrazione”.

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