Perché le donne dovrebbero dedicare a loro stesse un festival di cinema? La domanda sorge spontanea dal momento che sta per cominciare la XXII edizione di «Sguardi Altrove international film festival», la rassegna che si svolgerà a Milano dal 20 al 28 marzo con un'anticipazione oggi alle 16, al palazzo delle Stelline (corso Magenta 59), dove si tiene la tavola rotonda sul tema «Il cinema delle donne in Italia e in Europa».
Dal 21, lo Spazio Oberdan, il cinema Beltrade, la Casa dei Diritti, l'Auditorium di Radio Popolare e la Fabbrica del Vapore ospiteranno la proiezione di 100 pellicole tra lungometraggi (sezione «Nuovi Sguardi»), corti («Sguardi (S)confinati») e documentari («Le donne raccontano»), tutte anteprime italiane.
Il nome «Sguardi Altrove» può essere fuorviante: non s'intende l'atteggiamento vago, trasognato di certa femminilità ma vuole indagare gli aspetti più profondi di cosa significhi oggi essere una donna. «Identità plurime, identità negate. Diaspore territoriali» è il tema dell'edizione 2015, che solleva questioni ampie e internazionali, avvicina problematiche di razza, diritti, necessità di presa di coscienza rispetto a questioni di dignità civile, senza trascurare la valutazione artistica della regista.
Il festival apre venerdì alle 21.15 allo Spazio Oberdan, con Ghesseha dell'iraniana Rakhshan Banieteman, già premio per la migliore sceneggiatura a Venezia: si racconta un Iran povero, violento, in cui la sopravvivenza si scontra con una burocrazia mal funzionante, aggressioni, arresti continui.
Dall'Iran all'ex Jugoslavia raccontata dal documentario Tito's glasses di Regina Schilling (lunedì 23, Cinema Beltrade, ore 22), in cui un'attrice ripercorre la storia della sua famiglia nell'ex Jugoslavia di Tito. Problemi di vite complesse in nazioni dominate da gravi questioni politiche, ma anche storie di donne che vivono nell'Italia di oggi e subiscono molestie sul lavoro all'ordine del giorno, come racconta Alessia Di Giovanni nel suo Lavoratrici , documentario che sarà proiettato il 26 al Cinema Beltrade alle 22.
Tra il Focus sull'Australia (a Prato ha sede la più prestigiosa istituzione accademica australiana in Europa, il Monash University Prato Centre, da cui provengono alcuni titoli selezionati per questa sezione) e quello sull'Expo, in programma si trovano, fuori competizione, anche alcuni film a regia mista, ovvero in cui sono «ammessi» anche gli uomini: come nella sezione «Sguardi Incrociati», che include visioni trasversali di cinema indipendente ( Come il peso dell'acqua , sull'epopea degli immigrati in Italia del regista Andrea Segre con Giuseppe Battiston e Marco Paolini). Sempre a regia mista si trovano anche film sui Diritti Umani oggi e Omaggio alla città di Milano .
Sabato 21 sarà interamente dedicato ad Alda Merini, mentre il 24, 25 e 26 si terranno tre momenti di approfondimento con gli studenti delle scuole secondarie di
secondo grado allo Spazio Oberdan. Anche i più piccoli avranno la loro parte, con il laboratorio di cinema di animazione in plastilina «Trucco&parrucco» (in programma domenica 22 dalle 15 alle 17 alla Fabbrica del Vapore).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.