Shopping di Natale anticipato Nel weekend spesi 30 milioni

Durante questo fine settimana, i milanesi sono pronti a spendere trenta milioni di euro per il Natale. Soldi per i regali che usciranno dai portafogli in anticipo rispetto allo scorso anno, secondo quanto rilevato dall'ultima ricerca della Camera di commercio di Milano: sono anche questi segni della crisi di cui i meneghini tentano di arginare gli effetti muovendosi prima del solito. Sabato e domenica saranno tutti in caccia di doni: «Lo scopo – spiegano da via Meravigli - è di tentare di programmare meglio le spese e risparmiare qualcosa: i milanesi cercano di affrontare la festività con pragmatismo». E il tentativo di organizzarsi per tenere in tasca qualche moneta in più è un tratto caratteristico di chi vive a Milano: il 17% dei meneghini ha iniziato a cercare i regali oltre un mese prima del 25, contro il 6% dei romani e il 5% dei napoletani. Al Centro e al Sud ci si muove di più nelle settimane precedenti la festa.
Molti inoltre compreranno beni meno dispendiosi dello scorso natale, ma sono diminuite - passando dal 4,4% al 3% - anche le persone che il 24 e 25 non festeggeranno affatto. Poi c'è Natale e Natale: l'esborso medio per famiglia sarà di 224 euro, ma in un caso su cento sarà invece compreso tra i mille e duemila euro. Sulle letterine indirizzate a Babbo Natale sono comunque in continua crescita le richieste per ottenere soldi e lavoro. Nel primo caso dal 2012 si è passati dal 9,5% al 12%, mentre ormai più di un milanese su dieci prega per trovare un contratto sotto l'albero.
Però in cima alla lista dei regali che si riceveranno sotto la Madonnina c'è l'abbigliamento: in un caso su tre dentro il pacco i milanesi troveranno vestiti e affini; sul secondo gradino ci saranno i soldi, seguiti dai giocattoli e dall'elettronica che quest'anno ha superato dolciumi e altri alimenti. Ancora più in giù ci sono i libri, con il 7,3%, un dato nettamente superiore alla media italiana del 5%.
Ma se lo si chiede, il primo dei desideri espressi è la salute: per quasi un milanese su due, 43,1%, è quello che ci si vorrebbe veder recapitare via slitta da Babbo Natale. Subito seguito dalla pace nel mondo, 12,7%, e da quella tra le mura della propria casa. Poi in classifica ci sono soldi e lavoro, in aumento dallo scorso anno come detto.
Il clima generale sembra comunque lievemente migliorato, visto che il peso della congiuntura economica si sentirà sì, ma meno: si è passati dal 85% di milanesi che nel 2012 ne risentivano molto in relazione al Natale, al 72% di quest'anno.
Le tradizioni natalizie a cui sono più legati sotto la Madonnina sono il pranzo del 25, preferito dal 40% contro il 25% che preferisce la cena del 24, in netta controtendenza con Roma e Napoli, dove si predilige la cena della vigilia.

La messa di mezzanotte invece viene dopo la voglia di addobbare l'albero e allestire il presepe. Quest'ultimo poi è tra le tradizioni più amate da chi vive sotto il Vesuvio, al contrario dei romani che mettono tra le loro priorità natalizie quello dello stare insieme alle persone care.

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