Ustioni di primo e secondo grado sul 40 per cento: schiena, orecchie, testa, mani e braccio sinistro. A 24 anni si può ancora essere melodrammatici, ma versarsi addosso una tanica di benzina e darsi fuoco perché l'amato bene desidera chiudere la relazione va oltre un sentimento a tinte forti per sfociare nello squilibrio.
La buona notizia è che non morirà - e chissà se voleva davvero farla finita - il ragazzo romeno ricoverato in gravi condizioni al Niguarda (nella foto un interno dell'ospedale, ndr) e tuttora in prognosi riservata dopo che, a Melegnano, in viale Lombardia, nella notte tra giovedì e venerdì, si è cosparso i vestiti di carburante e ha acceso la miccia.
È accaduto poco dopo le 3.30, davanti a casa della sorella della fidanzata, coetanea del giovane. Che non si era arreso alla fine della storia con la ragazza ed era andato a cercarla per un ulteriore chiarimento. Un confronto, quello tra i due ex, ancora una volta finito male e che ha dato il «la» al folle gesto.
Sul posto sono arrivati subito i vigili del fuoco di Melegnano, i carabinieri di San Donato che hanno strappato il giubbotto in fiamme al ragazzo probabilmente salvandolo così da una morte certa. Con l'elisoccorso del 118 il romeno è stato trasportato d'urgenza in ospedale dove in un primo tempo sembrava davvero dovesse peggiorare, quindi con il passare delle ore le sue condizioni si sono stabilizzate.
Vincent Van Gogh diceva: «Preferisco
morire di passione che di noia». Ma, tanto più a 24 anni, ci permettiamo di suggerire che sarebbe meglio non morire affatto. Speriamo lo capisca e in fretta anche questo infelice ragazzo romeno quando uscirà dall'ospedale.
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