Si spoglia per strada e perde la testa: paura a Niguarda

Un egiziano urlava contro i passanti e aveva in mano una bottiglia. Fermato dai carabinieri

Le persone uscite per andare al lavoro, ieri alle 7.30, vedendolo per strada che urlava con una bottiglia in mano, a torso nudo e scalzo, hanno temuto che avesse cattive intenzioni. Così hanno chiamato i carabinieri. L'uomo, un egiziano di 25 anni, era molto agitato. Forse ubriaco o forse con problemi di squilibrio. Si è però calmato appena ha visto arrivare i militari del Radiomobile, intervenuti appunto per una segnalazione di persona molesta.

I carabinieri hanno trovato il giovane in via Ornato, in zona Niguarda, seduto sul marciapiede non lontano dalla fermata del tram 4. Lo hanno convinto senza troppa difficoltà a salire in auto per essere portato in caserma ed essere identificato. È risultato regolare in Italia, senza fissa dimora e con alcuni precedenti. Dopo l'identificazione è stato rilasciato, nessuna denuncia è stata formalizzata. Ieri mattina, interviene Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo misto, «un immigrato che stava dando in escandescenza è stato fermato dai carabinieri nudo in mezza alla strada mentre spaccava bottiglie, rovesciava cassonetti e inveiva con insulti verso l'Italia. È questa l'accoglienza che piace a sinistra? Per fortuna nessuno si è fatto male, ma è indecente che in una città come Milano avvengano simili episodi. Il ragazzo ha anche detto di volersene andare dall'Italia: benissimo, che venga espulso subito. Di questa immigrazione senza freni alimentata dalla sinistra i milanesi ne hanno piene le tasche. Ma Sala e Majorino ancora non se ne sono accorti». Fabio Altitonante, sottosegretario alla Presidenza della Regione (Fi), sottolinea: «È l'ennesimo esempio del livello di insicurezza che c'è a Milano. Qualche esponente del Pd persevera nel dire che in Italia non c'è un'emergenza immigrazione, ma è vero l'opposto. Per le strade ci sono persone di cui non si sa nulla, che bivaccano nelle piazze e nei giardini, che spacciano e che, spesso, sono violente. Che cosa sarebbe successo se il migrante si fosse scagliato contro un passante? Il rischio di altri Kabobo è altissimo». E il deputato leghista Paolo Grimoldi: «L'immigrato che girava seminudo brandendo cocci di bottiglia e devastando cassonetti avrebbe potuto causare un'altra strage come quella di Kabobo del 2013.

Nella Milano del degrado, dell'insicurezza e del disagio sociale voluta dalla pessima giunta di Sala e dal suo braccio destro Majorino, in continuità con Pisapia, non passa giorno senza che un immigrato ferisca un poliziotto, aggredisca un passante, sia arrestato a spacciare o rubare o metta a rischio la vita dei cittadini».

RC

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