Viviana Persiani
Non è semplice vivere a contatto con la sofferenza, così come non è facile offrire nuove prospettive di vita e gestire una malattia come l'Alzheimer. Ornella Mazza - vicepresidente della Fondazione Manuli- coordina con grande passione l'attività dell'ente, nato nel 1992 e che dal 1994 sostiene le famiglie di chi è colpito da questa patologia.
«Siamo un punto di riferimento per Milano, dove i casi di demenza oscillano attorno a 30mila unità - dice Ornella Mazza - Le famiglie ci conoscono grazie a un passaparola molto intenso anche tra gli addetti ai lavori e si rivolgono a noi per avere delle risposte ai loro bisogni. In più di vent'anni, abbiamo percorso molta strada assistendo a un'evoluzione sociodemografica e grazie al processo di forte sensibilizzazione rispetto alla malattia, che ha permesso anche una diagnosi precoce, oggi arrivano qui pazienti non totalmente compromessi e con possibilità di interazione. Sono cambiati anche i bisogni delle famiglie: dopo un colloquio con uno psicologo, siamo in grado di cogliere le necessità di coloro che vivono fianco a fianco col malato. Noi siamo pronti ad offrire indicazioni di orientamento, ma anche assistenza domiciliare, formazione al domicilio e partecipazione a cicli di terapie non farmacologiche. La Fondazione Manuli lavora per accompagnare i familiari del malato e ricreare, in quest'ultimo, nuove motivazioni e stimoli, che aumentino anche la sua autostima, perseguendo obiettivi che si rinnovino quotidianamente». La Fondazione Manuli Onlus opera a Milano e propone numerose attività, anche in collaborazione con il Comune, tra le quali Alzheimer Café Milano, Musicoterapia, Danza Movimento Terapia, l'Arte Terapia svolta nei musei Gallerie d'Italia e Pinacoteca di Brera, la Favola del Benessere e Food Therapy. Sono occasioni importanti create dal team di professionisti della Fondazione per leggere, interpretare e andare alla scoperta dell'animo dei malati e del loro vissuto. «Si tratta di cure alternative - aggiunge Ornella Mazza - che pongono i singoli malati al centro della terapia, inseriti però in un gruppo di lavoro per favorire un'interazione ed evitare il loro progressivo isolamento. Ad esempio, attraverso il progetto La favola del benessere, i pazienti, ascoltando le avventure dei protagonisti, riescono a creare collegamenti con vicende appartenenti alla storia personale, rivivendo momenti che hanno avuto impatti emotivi nella loro esistenza».
Grazie ai volontari, professionisti e medici specialisti, vengono offerte, ogni anno, oltre 20mila ore di
assistenza gratuita. Basta una firma sulla dichiarazione dei redditi (C.F. Fondazione Manuli Onlus 97.11.87.30.155) per garantire un ulteriore importantissimo sostegno. Altre informazioni: www.fondazione-manuli.org - 02 6703140- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.