Sicurezza, il Comune balbetta. E boccia misure già previste

L'assessore Granelli annuncia (ancora) i 500 vigili in due anni. Fi e Lega: "Riorganizzi il Corpo". E Ciacci nel mirino

Sicurezza, il Comune balbetta. E boccia misure già previste

«La sicurezza è un ingrediente fondamentale per migliorare la capacità della città di attrarre persone, lavoro, investimenti, turismo». Su questa dichiarazione resa in Consiglio comunale ieri dall'assessore alla Sicurezza Marco Granelli concorderà l'intero arco istituzionale. Peccato che l'escalation di violenze sessuali e reati predatori a Milano ad agosto raccontino che c'è molto da fare e il Comune non può nascondersi dietro a Questura e Prefettura. Ieri la giunta è finita «sotto processo» nella prima seduta dopo la pausa estiva convocata (anche) sul tema sicurezza.

Assente il sindaco Beppe Sala - che invece parteciperà domenica alle 10 in piazza Roma a Monza all'evento elettorale con il segretario Pd Enrico Letta e altri sindaci del territorio, lo stesso giorno del raduno della Lega a Pontida -, è toccato a Granelli relazionare all'aula. Ma non ha parlato (ad esempio) di nuove unità speciali o del rafforzamento di quelle già esistenti per fermare le aggressioni al personale Atm. La notizia più concreta è lo sgombero ieri di un accampamento di senza dimora in via Sammartini, quasi tutti richiedenti asilo, 23 accolti in via Aldini. Poi un bilancio di sgomberi già ampiamente noti, l'annuncio (altrettanto noto) dell'assunzione di 500 nuovi vigili in due anni, 108 già in carica, altri 300 entro novembre e in autunno il bando di concorso per arrivare a 3.350 entro il 2025, un elenco di sei priorità generiche, dal «presidio del territorio diurno, serale e notturno, investimento in videosorveglianza» al «contrasto alle azioni che mettono a rischio la sicurezza stradale».

Il leghista Samuele Piscina tuona: «Non stupisce l'assenza di Sala, è imbarazzato e ha gettato la spugna. Chiediamo subito un piano straordinario sulla sicurezza». Il capogruppo della Lega Alessandro Verri è «sbalordito, forse Granelli vive in un altro pianeta. Oggi Milano vive un'emergenza e sono loro a governare da oltre 10 anni. Serve una riorganizzazione della polizia locale e un cambio dei vertici», nel mirino il comandante Marco Ciacci. I capogruppo di Forza Italia Alessandro De Chirico definisce il discorso d Granelli «surreale, è stata un'estate con tante violenze e parla ancora dei 3mila agenti entro il 2025. Servono oggi. E nel 2022 gli addetti Atm non devono aver paura sul lavoro».

Indossa una kippar come «solidarietà all'avvocato ebreo aggredito in estatei e perchè ho ricevuto da esponenti Pd inviti perentori a ritirare la mozione per intitolare in via Padova un ponte a Ben Gurion, fondatore dello Stato di Israele». Il capogruppo FdI Riccardo Truppo propone un piano in 5 punti: «Tra i milanesi c'è i rassegnazione e la sinistra nasconde il problema. Vogliamo installazione subito delle 100 telecamere in Centrale approvate grazie a noi con i Bilancio, mappatura delle criticità quartiere per quartiere, acquisto di bodycam e fototrappole, case Erp agli agenti e lotta dura a occupazioni abusive e campi rom».

L'ordine del giorno viene bocciato, eppure si trattava di un «sollecito» su misure già votate, «una contraddizione». Per Marco Bestetti (Fi) «Granelli ha speso tante belle parole ma nulla ha detto sulla necessaria riorganizzazione dei vigili. I ghisa sono già 2.800 ma i cittadini non li vedono. Serve un cambio di passo».

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