«Sicurezza e no alla moschea Così espugneremo Cinisello»

Il candidato del centrodestra convinto del ribaltone Sfida alla sinistra anche sui temi di famiglia e anziani

«Sicurezza e no alla moschea Così espugneremo Cinisello»

Sesto San Giovanni ha fatto scuola. Espugnare una «roccaforte» dove la sinistra governa ininterrottamente da 72 anni non è una mission impossible, anzi. Il candidato sindaco del centrodestra Giacomo Ghilardi, 32 anni passati nella Cinisello Balsamo che ora punta ad amministrare, capogruppo della Lega sostenuto da Forza Italia, Fdi, Noi con l'Italia e le liste civiche La tua città e Cittadini Insieme Cinisello Balsamo, è «ottimista», respira «una bella aria di cambiamento». In corsa la sindaca Pd uscente Siria Trezzi, il 5 Stelle Maurizio Zinesi e l'ex segretario del Pd locale Luigi Marsiglia appoggiato da liste civiche.

Come rafforzerà la sicurezza?

«Partiamo da un importante risultato ottenuto pure dai banchi dell'opposizione: abbiamo raccolto 3mila firme per dotare anche la polizia locale di armi e con l'ultimo Bilancio sono state acquistare e presto verranno date in dotazione. Io punto a un servizio h24 arruolando o spostando agenti dagli uffici alle strade, oggi il servizio dalle 24 alle 7 non esiste. Qualche pattuglia in più libera Cc e Polizia di Stato da interventi per schiamazzi e simili. E zone difficili come Sant'Eusebio e Crocetta hanno bisogno anche di giorno di presidi fissi, voglio creare un servizio di vigili di quartiere usando le vetrine di spazi comunali. Poi investiremo di più sulle telecamere».

Spesso la sinistra contesta l'uso dell'esercito, succede anche a Cinisello?

«La giunta Pd non li ha voluti mentre l'esempio di Sesto, dove il primo sindaco di centrodestra li ha richiesti, dimostra che la presenza dei militari aumenta la percezione di sicurezza tra i cittadini. D'altra parte ben vengano le divise per chi non ha niente da nascondere, e i cinisellesi le chiedono perchè possono essere un buon deterrente contro chi viene qui con lo scopo di delinquere».

Nel 2016 il Tar bocciò la moschea abusiva di via Frisia ma è ancora al suo posto. Cosa è successo?

«Diciamo che la sindaca Trezzi ha fatto opposizione passiva, ha lasciato scadere i 60 giorni di tempo per chiedere sgombero e ripristino dei luoghi a capannone industriale e l'associazione islamica, che specialmente durante la preghiera del venerdì crea disagi e commercio abusivo, si è appellata al Consiglio di Stato. Impugnerò tramite il decreto regionale dell'ex assessore Beccalossi l'uso dello stabile come luogo di culto».

Nel suo programma si parla di «sportelli amici» per gli anziani, di cosa di tratta?

«Il sistema dei trasporti è inefficace per chi non riesce a spostarsi in auto e, anche in un'ottica di rilancio delle periferie, penso che i servizi debbano andare verso i cittadini e non il contrario. Voglio creare punti in ogni quartiere dove a turno per uno o due giorni a settimana siano presenti i dipendenti pubblici in modo che gli anziani possano sbrigare le pratiche vicino a casa. E lancerò una Carta Argento con sconti nei piccoli negozi per gli over 65».

Impegni per le famiglie?

«La proposta clou è

l'Assessorato alla Famiglia, ogni politica deve avere la famiglia come filo conduttore. Bisogna rivedere le tariffe degli asili perchè strozzano un pò le giovani coppie e inserire il quoziente familiare nel calcolo della Tari».

ChiCa

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