Prima lo ius soli o la legge sulla legittima difesa? É la domanda (retorica) che i Giovani di Forza Italia andranno a porre nelle piazze della Lombardia sabato prossimo dalle ore 9 alle 17. Una flash mob e una raccolta firme che parte da Milano e si allarga a tutta la regione. Priorità Italia è il titolo dell'iniziativa e il presidente dei giovani azzurri Giuseppe Cangialosi sottolinea che «mentre per il Pd è urgente calendarizzare la legge sullo ius soli, la priorità del centrodestra è la sicurezza e la riforma sulla legittima difesa che è già passata in Parlamento e può essere migliorata con gli emendamenti in Senato va in questa direzione. La cittadinanza non si può regalare ma va conquistata e meritata». Il vice Cristiano Puglisi conferma che «è sbagliato e ideologico portare in parlamento lo ius soli a fine legislatura», nei volantini che i giovani berluscones distribuiranno ai gazebo sono elencate le ragioni del «No ius soli» («una scusa per regolarizzare adulti irregolari», «renderebbe più difficile l'individuazione e l'espulsione di sospetti terroristi», «la legge attuale funziona è inutile una maggiore apertura nel 2017 già 200mila stranieri otterranno la cittadinanza») e del «si legittima difesa» («per «garantire la certezza della pena e il sostegno alle vittime e ai loro familiari» e «difendere ld nostre case, le nostre proprietà e soprattutto le nostre famiglie»).
In piazza ci saranno anche i «colonnelli» del partito. Il coordinatore cittadino Fabio Altitonante fa presente che con la legittima difesa «si vuole rimarcare che una delle nostre priorità è la sicurezza in senso generale, a Milano ci sono quartieri dove gli anziani non escono più la sera, in via Cavezzali c'è un palazzo con 122 alloggi occupati da migranti. É giusto sottolineare le diverse priorità tra centrodestra e Pd». Oggi era atteso a Milano il ministro dell'Interno Marco Minniti per un vertice in prefettura con sindaco, governatore, questore e prefetto sulla questione delle periferie e case popolari ma è saltato all'ultimo, la coordinatrice regionale di Fi Mariastella Gelmini, ieri al lancio del flash mod e sabato in piazza, aveva già rivolto un appello a Minniti: «In campagna elettorale Beppe Sala parlava di ossessione per le periferie, ora chiediamo che si traduca in fatti concreti, fondi e progetti. Sulle periferie e per aggredire il fenomeno dell'abusivismo serve un piano Marshall». E anche la Gelmini ribadisce che «il tema dello ius soli non può essere affrontato a fine legislatura da un governo che non è nemmeno rappresentativo del popolo, è una legge che andrebbe a stravolgere il futuro del Paese quindi va rinviata al prossimo mandato». E insiste: «L'Italia è un Paese accogliente e solidale ma con risorse limitate».
Se la riforma sulla legittima difesa invece è già approdata in Parlamento «o il Pd dichiara che aveva scherzato o venga discussa e migliorata in Senato con gli emendamenti, oggi chi delinque è fuori in poco tempo e chi è costretto a difendersi con la forza in casa propria affronta un calvario giudiziario che dura anni».ChiCa
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