Scoppia il finimondo sulle foibe. In consiglio di zona tre il presidente Renato Sacristani di Rifondazione comunista ha rifiutato di indire un minuto di silenzio per i martiri delle foibe, a meno che non si ammettesse che erano vittime della guerra voluta dal regime fascista. Ed è scoppiata la rivolta del centrodestra. Una reazione che ha bloccato i lavori del consiglio per alcuni minuti. Poi è stata trovato l'accordo su un minuto di silenzio per i morti di tutte le guerre di confine.
Tuttavia questa presa di posizione non è stata digerita dal centrodestra che continua la contestazione. «È assurdo sono senza parole - afferma Rita Cosenza, consigliera di zona della Destra che ha proposto il minuto di silenzio - inoltre mi aspettavo che il Pd avesse più coraggio e appoggiasse la mia proposta».
«Trovo che questo revisionismo storico sia inaccettabile! I morti sono morti - attacca Marco Cagnolati, capogruppo di Forza Italia in consiglio di zona 3 - e impedire anche il minuto di silenzio richiesto denota bene come questa maggioranza la pensi sui fatti vergognosi avvenuti nella ex-Jugoslavia a danni di nostri connazionali».
E le reazioni coinvolgono tutto il centrodestra: «Una vergogna in zona 3», commenta Gianluca Boari del Nuovo centro destra. Anche Vincenzo Viola di Fratelli d'Italia è altrettanto duro: «Siamo alla follia pura». Ma niente, il presidente ha insistito a sostenere la sua versione della storia con la esse maiuscola.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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