Maria Sorbi
Ieri mattina l'arresto del sindaco di Lodi, in quota Pd, Simone Uggetti, 42 anni, per turbativa d'asta in merito a un bando relativo alle piscine comunali. E dopo pochi minuti il «processo per direttissima» sui social network. Dove sono letteralmente volati gli stracci e si sono perse parecchie occasioni per tacere.
I politici dem che, a parti inverse, sono sempre stati i primi a puntare il dito, stavolta hanno difeso la bandiera. E fin qui tutto normale. Ma hanno pure tentato di rivoltare la frittata sfoderando fiumi di accuse contro il centrodestra. Che, tra commenti su Facebook e tweet infuocati, non ha mancato di alimentare il dibattito. E così si è scatenato un tutti-contro-tutti ingestibile nell'era dei post: Gelmini contro Majorino, Fiano contro Salvini, il deputato Federico Gelli contro «gli squadroni moralisti del centrodestra».
Detta tutta, il capolista Pd Pierfrancesco Majorino parte bene e commenta: «Mi auguro che la magistratura vada avanti sempre, senza guardare in faccia nessuno. Nemmeno quando ci sono coinvolti esponenti del Partito democratico». Ma poi esagera. E non resiste alla tentazione di fare la predica al centrodestra: «Con la stessa franchezza dico che la destra in questa parte del Paese è davvero l'ultima a poterci dare lezioni». A rispondergli è la capolista azzurra Mariastella Gelmini: «Nel giorno dell'arresto del sindaco di Lodi, Majorino pontifica ancora? Basta lezioni». Le fa eco il capogruppo di Fi in Comune, Pietro Tatarella: «Hanno arrestato uno dei principali esponenti del Pd e collaboratori di Renzi in Lombardia. Ed è una notizia gravissima e allarmante, soprattutto per gli elettori di sinistra».
«Per caso nel Pd c'è un problema di onestà?» commenta il leader leghista Matteo Salvini, in vista della manifestazione che il Carroccio sta organizzando a Lodi per chiedere elezioni immediate. Apriti cielo. «È sorprendente sentire il capo del partito degli scandali delle dentiere, delle quote latte, delle mutande verdi fatte pagare dai contribuenti, di Credieuronord, dei diamanti, fare la morale al Pd» tuona Emanuele Fiano, della segreteria Pd.
«L'arresto di un sindaco è un fatto gravissimo che non deve essere sottovalutato perché è il contatto più diretto che i cittadini hanno con la politica» solleva la questione morale all'interno del Pd il candidato Gabriele Albertini, a capo della lista civica Parisi per una Milano Unica. «Se non si vuole lasciare campo libero all'antipolitica e all'astensionismo occorre vigilare perché gli intrecci tra affarismo e pubblica amministrazione non trovino spazio».
E poi fa notare a Majorino la gravità delle sue affermazioni: «Trovo grave che l'assessore Majorino inviti la
magistratura ad andare avanti senza guardare in faccia a nessuno, come se lui ritenesse che uno dei poteri dello Stato solitamente abbia un occhio di riguardo per i candidati del Pd. Il Pd deve affrontare la questione morale».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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