A sinistra cresce la paura Per i sondaggi perderà

L'analisi di Affaritaliani vede il centrodestra salire al 45%. Il crollo dei grillini fermi al 7%

A sinistra cresce la paura Per i sondaggi perderà

Il Pd ha avuto un brutto risveglio. Da domenica scorsa dormiva sugli allori, dopo il corteo dei 30mila milanesi scesi in piazza contro le devastazioni dei black bloc i Dem hanno pensato di avere la vittoria in tasca alle prossime Comunali. Gli ex «arancioni» hanno provato a intestare la piazza al sindaco (e di conseguenza alla giunta, dove diversi assessori puntano a rimpiazzare Pisapia). Ma la gente si è mossa senza calcoli politici, solo per riaffermare la rabbia e l'orgoglio per chi aveva bruciato Milano. E saranno state forse meno affollate le manifestazioni del centrodestra, ma più convincenti le battaglie condotte da anni, e non dall'ultima ora, contro violenze e soprusi del mondo antagonista. Tant'è, un sondaggio pubblicato ieri dal sito di informazione Affaritaliani.it rivela che attualmente i partiti del centrodestra a Milano sono in vantaggio. Secondo un campione ponderato di intervista a 1.300 potenziali elettori, se si votasse ora invece che nel 2016 lo schieramento composto da Forza Italia, Lega, Ncd e Fdi porterebbe a casa il 45% dei consensi, un punto in più delle forze di centrosinistra. Il Movimento 5 Stelle che non può più approfittare dell'effetto novità del 2011, è sceso ad una percentuale che si aggira intorno al 7%. Affaritaliani, con il suo «Termometro politico» che non interromperà più fino alle prossime elezioni, stilando ogni 15 giorni il risultato del sondaggio aperto, ha provato a sondare anche l'interesse intorno all'ex pm di Mani Pulite Antonio Di Pietro che ha già detto di volersi candidare a sindaco nel 2016: oggi raccoglierebbe circa il 4%.

Per la coordinatrice di Forza Italia Mariastella Gelmini i risultati sono «un segnale importante, dicono che a Milano la partita è apertissima per più ragioni: pesano gli insuccessi di Pisapia su aspetti essenziali come tasse, sicurezza, gestione del bilancio, oltre alle divisioni crescenti a sinistra». Secondo la Gelmini poi ha stupito «in negativo» a sinistra la rinuncia così anticipata alla ricandidatura e «l'uso strumentale della poltrona di Sindaco come trampolino per Roma». Se il centrodestra «lavora seriamente e unito per rispondere alle domande della città può vincere». Soddisfatto anche il coordinatore cittadino di Fi, Giulio Gallera: «Ora dobbiamo costruire al più presto un progetto concreto e proporre un candidato unitario». Contento ma prudente il consigliere Fdi Riccardo De Corato, invita la coalizione a «rimanere con i piedi per terra». Nel centrodestra, dice, «ci sono ancora molte condizioni da definire. Non abbassiamo la guardia come opposizione in Consiglio e costruiamo il progetto per il 2016».

Gioca d'attacco nonostante i dati parziali il segretario metropolitano del Pd Pietro Bussolati: «Il centrodestra stappa già le bottiglie, facciano pure ma attenzione a non ubriacarsi perché al voto manca ancora tanto tempo».

La «sondaggite» ironizza Bussolati è «tipica del berlusconismo ma non mi appassiona, io guardo alle cose da fare e il Pd ne farà tantissime perché vogliamo costruire un progetto vincente per convincere i milanesi. Il risultato finale non è per niente scontato». Appunto. Guai a sentirsi (e a proclamare) la vittoria in tasca. Come la sinistra negli ultimi giorni.

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