Antonio RuzzoTregua finita, ancor prima del previsto purtroppo. I valori delle polveri stanno risalendo pericolosamente in tutte le zone sensibili della Lombardia, Milano compresa. E contando che la città non è ancora a pieno regime perchè per molti milanesi le vacanze non sono finite, non è un bel segnale. E così ricomincia il conto alla rovescia. L'Arpa ha reso noti i nuovi e a Milano la soglia è di soli due punti sotto il limite dei 50 microgrammi per metro cubo; ad Arese le polveri hanno raggiunto i 78mcg/m3, dato superato a Meda dove si sono registrati i 79 mcg/m3. Valori oltre la soglia anche a Monza città e a Vimercate, così come a Merate. Si torna a sperare nella pioggia e si riapre il dibattito sull'emergenza inquinamento e su come porvi rimedio. «Bisogna che Maroni e la sua Giunta decidano presto cosa fare» attacca Giuseppe Villani, consigliere regionale del Pd, capogruppo in VI Commissione Ambiente del Consiglio regionale. «Per questo con il Gruppo regionale del Pd abbiamo presentato la mozione che verrà discussa martedì in consiglio- continua Villani- Chiediamo alla giunta di assumere un ruolo di regia per quanto riguarda le azioni di contenimento dell'inquinamento dell'aria in emergenza, di intensificare i rapporti con le altre regioni della Pianura Padana e con i Ministeri al fine di estendere i provvedimenti antismog in emergenza aria su tutto il bacino padano e chiediamo entro il mese di febbraio 2016 una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori per la predisposizione del Piano clima». Ma se l'aria in Regione è pesante a Palazzo Marino non va meglio. A denunciare un paradosso è Riccardo De Corato: «Il Comune di Milano blocca le auto e riduce il riscaldamento nelle case a 19 gradi ma nei suoi uffici tiene 26 gradi- polemizza l'ex vicesindaco- Negli uffici di via Marino ci sono 26 gradi stabili, tutti i giorni tutto il giorno, 7 in più di quelli imposti ai milanesi e intanto i livelli sono tornati vicino alla soglia di guardia. L'unica cosa che ha fatto abbassare i livelli di Pm10 negli ultimi giorni è stata la pioggia e i blocchi della circolazione e AreaC sono stati inutili e serviti solo a far cassa». E anche se il consigliere di Sel Luca Gibillini invita De Corato ad abbassare il termosifone del suo ufficio («perchè i riscaldamenti sono autonomi...»), tornano d'attualità le misure antismog che però potrebbero scattare se per tredici giorni di fila le polveri supereranno i limiti. Stop che riguarderebbe anche i motori diesel euro tre con filtro antiparticolato. Intanto sulla polemica dell'inquinamento interviene anche Atm: «Non è vero che i nostri mezzi non sono a norma- spiega l'azienda dei trasporti milanesi- tutti i bus sono dotati di filtro antiparticolato e posseggono i requisiti per circolare. Si aggiunga che il 70 per cento delle nostre percorrenze vengono sviluppate su mezzi alimentati elettricamente e dunque a emissioni zero». Nel 2015 sono stati messi in servizio 125 bus Euro6 ed è già stata annunciata la gara che porterà in città i primi 10 bus completamente elettrici entro il 2106.
«Quanto all'età dei nostri mezzi- spiega ancora Atm- hanno una media di 8,4 anni contro una media italiana di 12,2, sostanzialmente in linea con quella delle aziende europee. In questi anni infine ricordiamo che Atm ha sostenuto con soli mezzi propri un investimento di 220 milioni per l'acquisto di 30 nuovi treni per le metropolitane».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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