Il sogno Parisi-Moratti «Central Park a Farini»

L'ex sindaco lancia il manager: «Con Pisapia e Balzani troppe tasse» Il candidato la arruola in Comune e ricorda: «Dobbiamo a lei Expo»

«Letizia mi ha molto spinto e anche cazziato quando non mi decidevo a candidarmi». Stefano Parisi ha raggiunto ieri l'ex sindaco all'Expo Gate in piazza Castello per la presentazione del suo libro «Milano tra sogno e realtà» e le ha reso il merito che la sinistra in campagna tende a sottrarle. Proprio ieri, (stesso posto) il Comune ha presentato i primi dati dell'effetto Expo sul turismo. «Tutta Milano deve ringraziarla, lottando con le unghie e i denti ha conquistato l'evento» ha ricordato il candidato del centrodestra. E anche la Moratti, davanti alle piramidi di vetro («orrende, una brutta copia del Louvre») senza citare Giuliano Pisapia e altri supporter di Beppe Sala puntualizza che nella gestione Expo «sono mancate le condizioni per avere una vivibilità del sito subito dopo la chiusura e lo sviluppo della cooperazione internazionale, per limitare anche il fenomeno dell'occupazione. Avevo ampiamente previsto invece lo sviluppo di turismo, lavoro, relazioni internazionali, per questo ho lottato nonostante l'opposizione di chi oggi cavalca il 2015 ma aveva votato contro. Bisognerebbe far capire invece chi ha visione a lungo termine e chi no». E riprendendo il titolo del libro, rilancia a Parisi «un nuovo sogno per Milano: «Un Central Park all'ex scalo Farini». Idea raccolta. Parisi e Moratti sono una coppia rodata: si conoscono dal 1983, hanno lavorato insieme al Ministero e in Rai, hanno scritto un libro insieme (Le regole semplici della libertà responsabile) e se sarà eletto l'ex sindaco guiderà sarà advisory board per delineare il processo «Milano 2030» per aderire all'agenda Onu su ambiente e sviluppo sostenibile. Parisi ha annunciato che Area C tornerà alla versione ecologica Ecopass. «Aveva un senso per intervenire sul problema smog - ammette la Moratti - e ha dato risultati poi bisogno svilupparsi su altro, teleriscaldamento, caldaie. Area C è stata una tassa sul traffico. E di tasse in questi anni Francesca Balzani ce ne ha messe abbastanza». É un assist a Parisi: ieri c'è stato un match a distanza con l'assessore al Bilancio. Lui sosteneva che Pisapia «ha fatto un disastro, ha imposto 700 milioni di tasse in più rispetto alla Moratti e aumentato la spesa di oltre il 30%». La Balzani ha ribattuto che la Moratti «lasciò buchi bilancio». Ma con l'ex sindaco, Parisi fa presente che «il debito va misurato sugli investimenti, sono bravi tutti ad aumentare tasse e multe per andare in pareggio, senza spendere su opere. Ma il deficit fa male, il debito per fare investimenti è buono, spiegatelo alla Balzani». Nuovo scontro Sala-Parisi invece sull'ipotesi di un faccia a faccia. Mr Expo ripropone un confronto tra gli 8 candidati «e con regole. Bene, «ma sono più utili anche confronti a due o tre» fa notare Parisi.

E Parisi ha anticipato che il 3 giugno tutti i leader del centrodestra saranno sul palco per chiudere la campagna. Con l'alta tensione in corso a Roma sembra un miraggio, ma garantisce su Silvio Berlusconi e Matteo Salvini insieme.

ChiCa

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica