Con sano pragmatismo, l'ad (da settembre) di Trenord Marco Piuri ammette: « I 14 treni che abbiamo ricevuto da Trenitalia ci sono d'aiuto, ma non sono risolutivi», tenendo conto che la flotta Trenord si compone di 400 convogli. Inoltre è già in corso la dismissione di 12 treni particolarmente datati: oltre 35 anni. Tuttavia, grazie anche ai nuovi arrivi, i numeri sono già migliori. Dal 9 dicembre - data dell'entrata in vigore dell'orario invernale, con un certo numero di bus che hanno sostituito le corse dei treni - alcuni indicatori sono già positivi; il periodo di osservazione è breve, poco più di un mese, ma incoraggiante. «Prima di quella data spiega Piuri venivano soppresse 120 corse al giorno, il 5% del servizio previsto. Ora il dato grazie anche all'arrivo dei treni dalle Fs si è drasticamente modificato: 40 corse soppresse al giorno, di cui solo 16 per cause imputabili a Trenord e cioè alla rete o a fattori esterni». Gli obbiettivi sono affidabilità e regolarità, e i miglioramenti posso essere letti con un altro numero diffuso dalla società ferroviaria: se prima dell'orario invernale le soppressioni recavano danno a 120mila pendolari alla settimana, oggi questo numero si è ridotto a 25mila. «È solo l'inizio - promette Piuri. Grazie ad aggiustamenti di orario, anche la puntualità, stando ai rilevamenti, è migliorata, da una cifra inferiore all'80%, all'82%». Dei 14 treni affittati da Trenitalia a Trenord (altri 30 arriveranno nel 2019), alcuni sono già in circolazione e altri lo saranno tra breve, in un'ottica di rafforzamento del servizio sulle direttrici più affollate (verso Pavia e Cremona). Piuri sottolinea che i numeri dell'attività di trasporto sono in crescita: nel 2018 sono stati trasportati 50mila passeggeri più del 2017, e questo nonostante i problemi legati ai disservizi, quali ritardi e soppressioni: segno che non c'è stata disaffezione e che se anche c'è stata, il saldo della crescita è positivo. Il vero obiettivo strutturale per la soluzione dei problemi e la messa a regime dell'intera rete è legata all'arrivo dei nuovi 161 treni acquistati da Ferrovie Nord Milano (la holding) e Regione Lombardia che cominceranno ad arrivare dalla seconda metà del 2020. I numeri del servizio sono comunque enormi: ogni giorno 2.560 corse, tra treni e bus, trasportano oltre 800 mila viaggiatori. La rete solo nella città di Milano serve 24 stazioni che contano ogni giorno un flusso complessivo di 612mila persone. Il Vivalto consegnato ieri e utilizzato come ragione d'incontro ai massimi livelli nella Sala reale della Stazione Centrale, è un treno a due piani ben noto ai pendolari, con una capacità di 600 persone, una toilette per carrozza, attento alle esigenze di tutti, anche degli handicappati; ha prese elettriche ai tavolini e videosorveglianza. Trenord, la società dell'esercizio ferroviario è controllata pariteticamente dalla holding Ferrovie Nord Milano e da Trenitalia; Fnm controlla anche Ferrovie Nord, la società della rete.
A sua volta la holding è detenuta per il 57,57% dalla Regione Lombardia, per il 14% dal gruppo Fs mentre il 27,6% delle azioni è in mano ad altri investitori; ricordiamo che Fnm è da tantissimi anni quotata a Piazza Affari.PStef
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