
Fastidiosissimi eritemi, dolore e bruciore intensi. E quella terribile sensazione di respiro corto che provoca il panico. Lo spray al peperoncino colpisce ancora. E di nuovo in una scuola. Come sempre in questi casi all'inizio a farla da padrona è la paura. Che ieri a Lampugnano, in via Padre Salerio 51, è dilagata in una manciata di attimi all'interno di una classe del primo anno di 22 ragazzi e ragazze di un istituto superiore, l'Ecfop (Ente cattolico formazione professionale) gestito dalle suore della Riparazione nello stesso edificio della comunità per minori «Casa Nazareth».
Qualche minuto dopo le 13 infatti all'interno dell'aula gli allievi - che hanno tra i 13 e i 15 anni - e la loro insegnante 54enne, si sono sentiti male. Sul posto sono arrivate un'automedica e un'ambulanza, una pattuglia della polizia e i vigili del fuoco. Nonostante la forte preoccupazione, in particolare per una ragazza che soffre di asma, le tredici adolescenti e gli otto giovani, così come la loro prof, sono stati medicati tutti sul posto e non c'è stato alcun ricovero.
Finita lì? Beh, non proprio. La questura ha ricostruito la dinamica grazie ai poliziotti della «Volante» giunti in via Padre Salerio. Che hanno scoperto che a spruzzare il famigerato spray sarebbe stato un ragazzo che aveva con sé una bomboletta per difesa personale. Il giovane ha spiegato di aver solo voluto provare a utilizzare lo spray al peperoncino per curiosità, per vedere che effetto poteva avere senza però l'intenzione di provocare danni. Certo non immaginava che l'esalazione, anche se limitata, avrebbe provocato un notevole fastidio e sintomi di difficoltà respiratorie a lui e a tutta la sua classe.
In un primo tempo si era sparsa la voce che ci fossero state delle denunce da parte dei genitori di alcuni allievi nei confronti del ragazzo che ha portato la bomboletta in classe e poi ha provato a spruzzarla. Tuttavia gli animi degli adulti si sono calmati quando i famigliari hanno visto svanire poco a poco gli effetti dello spray sui loro figli e alla fine non ci sono state sporte querele.
Contattata la scuola - che
organizza corsi professionali triennali dopo le Medie per segretarie, grafici, sous chef, sarti, estetiste, parrucchieri, camerieri, baristi, panettieri, pasticceri ed elettricisti - non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione.
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