Stamina, i giudici tornano in corsia

Stamina, i giudici tornano in corsia

Controllore o controllato? La guerra tra magistrati sul metodo Stamina si arricchisce di un nuovo, inquietante capitolo. Ed è polemica in Regione Lombardia per la decisione del tribunale di Pesaro di inviare agli Spedali Civili di Brescia come commissario Marino Andolina, vicepresidente di Stamina Foundation. Commissario ad acta, con il compito di trovare i medici che proseguano le infusioni secondo il metodo Stamina per Federico Mezzina di Fano, il bimbo di 3 anni e mezzo affetto dal morbo di Krabbe. Il tutto mentre i dubbi della comunità scientifica restano altissimi. E soprattutto mentre lo stesso Andolina è indagato dalla Procura di Torino per sospetta truffa. Una guerra tra Procure che ha come vittime la disperazione dei pazienti, pronti a tutto per un barlume di speranza, e la credibilità dei medici, professionisti che si vedono costretti a piegare la propria coscienza ai diktat contraddittori dei magistrati.
Mario Mantovani, assessore alla Sanità e vicepresidente della Regione, dopo aver fatto appello al Quirinale, adesso scrive al presidente del consiglio, Matteo Renzi, al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e al ministro della Giustizia, Andrea Orlando. «Se non interviene un provvedimento legislativo, purtroppo siamo alla mercé dello scontro tra magistrati. Ormai è una guerra tra di loro! Da un lato c'è la magistratura di Torino che indaga e sospetta che sia tutta una truffa, sia sul piano scientifico che sul piano dei danni della salute dei pazienti. Dall'altra una serie di magistrati, giudici del lavoro, che indagano i medici che si rifiutano di proseguire le infusioni con il metodo Stanmina e addirittura nominano un responsabile di Stamina commissario!».
Mantovani apre un fronte polemico anche con Umberto Ambrosoli, coordinatore del centro sinistra in consiglio regionale, che con cadenza regolare critica l'assessore per la gestione del caso: «Si renda conto che è una vicenda che ormai sta diventando paradossale e travalicando l'inverosimile. Mi piacerebbe che il buon Ambrosoli desse lui una risposta, visto che non fa altro che attaccarmi. Io applico legge e ordinanze. E purtroppo la Regione non ha la potestà legislativa per fare diversamente». Mantovani sfida Ambrosoli in aula: «Sarei curioso di poter ascoltare la sua opinione rispetto all'immobilismo degli ultimi governi e alle celte della magistratura. È davvero Regione Lombardia poco chiara o assistiamo invece a continue, costanti e non più tollerabili incongruenze di organi dello Stato?».
Nei giorni scorsi Giorgio Napolitano ha risposto all'assessore e ha trasmesso la nota al Csm e al ministero della Giustizia, da cui si attendono valutazioni. Oggi sul tema è intervenuto anche il capogruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda.

«La nomina di Andolina a commissario ad acta, cioè con la funzione di magistrato esecutore dell'ordinanza, al fine di riprendere le infusioni di cellule staminali mesenchimali, appare molto discutibile» attacca Zanda. E aggiunge: «La vicenda Stamina è molto seria e in passato non è stata seguita con la cautela necessaria».

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