Chiara Campo
Saranno gli asili il tema clou del Bilancio di previsione 2017 in Comune. Sia i nidi le che materne, al centro di tagli (nel primo caso) e stangate (nel secondo) da parte della giunta Sala. Il dibattito sui conti parte oggi alle 16.30 in Consiglio e dall'assessore Roberto Tasca e dalla vicesindaco Anna Scavuzzo è già arrivato un appello all'opposizione a chiudere entro il 22 o 23 di febbraio. La minoranza prepara centinaia di emendamenti: mercoledì a mezzogiorno è fissata la scadenza per il deposito degli emendamenti alla relazione introduttiva e per venerdì, stessa ora, quelli sulle spese in conto corrente e in conto capitale. La giunta ha fretta e spera che il «tesoretto» di circa un milione di euro che viene considerato «a disposizione del consiglio» per gli accordi politici d'aula venga concentrato sull'acquisto dei 400 posti nei nidi privati che ad oggi risultano tagliati dal Bilancio, da settembre 2017. Se il consiglio riattiverà i fondi, allora il settore Educazione dovrà attivarsi il prima possibile - entro fine febbraio - per riattivare la convenzione e prenotare i posti nelle paritarie. «Abbiamo iniziato a confrontarci con alcuni capigruppo, vorremmo trovare un consenso ampio su questa voce di spesa - conferma il capogruppo Pd Filippo Barberis, che oggi riunirà il gruppo -. Serve un milione di euro ma dobbiamo ancora individuare la fonte di prelievo, non vogliamo incidere sui servizi al cittadino». Il capogruppo di Forza Italia ha già un'idea chiara. Non è una provocazione ma compare nel testo di un emendamento che sottoporrà all'aula: «Abbattiamo i costi inutili della politica, ricaviamo i fondi per acquistare i posti al nido eliminando l'assessorato alla Trasparenza di Lorenzo Lipparini, Sala lo ha creato solo come una cambiale per l'accordo con i Radicali al ballottaggio e in 8 mesi non ha prodotto nulla. Sono più importanti i bambini e credo che anche Lipparini sarà d'accordo». Nel mirino anche la tassa da 52 euro per l'iscrizione alle materne che la giunta ha intenzione di introdurre da settembre. Fi e Basilio Rizzo (Milano in Comune), da sinistra, presenteranno un emendamento per stoppare la stangata. Gli azzurri proveranno anche a fermare i già annunciati aumenti della sosta sulle strisce blu e chiederanno più fondi per la strumentazione dei vigili, per la ristrutturazione dei 2.200 alloggi in gestione a Mm attualmente vuoti e l'innalzamento dell'esenzione Irpef a 28mila euro.
Rizzo anticipa invece che oltre alla battaglia per frenare la nuova tassa sulle materne chiederà (con gli emendamenti) che la società Expo in liquidazione «attinga al patrimonio in attivo e non attinga alle casse dei soci» per chiudere i conti. Sul fronte Welfare, rilancia la creazione di ristoranti «non gratuiti ma a prezzi simbolici nelle periferie aperti ad anziani e famiglie in difficoltà, utilizzando Milano Ristorazione». E nei quartieri Aler e Mm popolari «l'utilizzo dei pianterreni sfitti per supermercati popolari, con prodotti offerti da Sogemi, onlus e aziende che vogliono offrire merce».
Sarà tempo di un bilancio anche politico per Rizzo. Confermerà la sua collocazione all'opposizione della giunta Sala: «Dalle delibere su Cascina Merlata ad A2a alla riorganizzazione della macchina comunale, il mio giudizio di questi primi mesi è negativo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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