Strade colabrodo, ma con «tombini d'artista»

Giusto ieri un milanese scriveva una lettera garbata ad un assessore del Comune su Facebook. Da ciclista e ambientalista, condivideva la scelta di aver creato isole pedonali, di aver trasformato il centro in una «Zona 30», a velocità ridotta per le auto. Il cittadino si sposta in bici e non trova esagerati (a differenza di tante altre voci critiche) gli investimenti dirottati dal Comune sulle nuove piste ciclabili. Ma chi raccoglie la filosofia del Comune, abbandona la macchina in garage e si converte alla mobilità sostenibile, deve fare poi i conti su una carenza di sicurezza sulle strade: asfalti dissestati o vere e proprie buche. Il cittadino in questione segnalava alla giunta il proprio disagio, non peraltro in una viuzza dimenticata nell'estrema periferia ma nella centrale viale Montenero, vicino a piazza Medaglie d'Oro e a Porta Romana. Figuriamoci quindi mano a mano che ci si allontana dal Duomo. Il bilancio è in rosso e non ci sono soldi per riparare le strade? É una scusa che questo residente (e come lui tanti altri ovviamente) non vuol sentire. Piuttosto chiede che i soldi, anche se pochi, vengano spesi bene e secondo una strategia: se si chiede ai milanesi di muoversi su mezzi ecologici, si deve fare in modo che non rischino l'osso del collo.

Chissà cosa penserebbe quello stesso cittadino di uno stanziamento, tutto sommato contenuto ma simbolico, approvato proprio qualche giorno fa dalla Zona 9. Verranno spesi 1.498 euro per affidare all'associazione Ascopratocentenaro l'iniziativa «Cento tombini d'artista in periferia». Si tratta di un progetto proposto dalla Commissione attività produttive, un intervento di «writer o urban painters» da tenersi tra giugno ed agosto. I contributi prima dell'approvazione del Bilancio 2015 (ancora in discussione a Palazzo Marino) sono contingentati, ma a quanto pare questo viene inserito tra le spese «di estrema importanza». Come è sintetizzato nella determina dirigenziale, verranno create «opere d'arte sui tombini presenti nel quartiere Pratocentenaro/Cà Granda (via Pianell, viale Fulvio Testi, via Cino da Pistoia, De Martino, Suzzani, Val Maira e Valfurva).

Le attività saranno coordinate «dal writer internazionale Davide «Atomo» Tinelli», ex candidato di Sel in Comune ed ex consigliere di Rifondazione a Palazzo Marino per tredici anni. Tombini «griffati» sono comparsi qualche mese fa in via Montenapoleone, realizzati grazie agli sponsor. In periferia, e coi soldi pubblici, prima vengono le strade sicure poi (forse) anche creative.

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