La Stramilano per Milano è un po' come il panettone, come la Madonnina, come un filo di nebbia a dicembre sui Navigli. Un classico. Si corre da 40 anni (43 per la precisione) e l'hanno corsa generazioni di milanesi: mamme, papà, nonni e nipoti. Quel pettorale spillato sul petto è un gesto magico che si rinnova e che si ripeterà anche questa mattina, ancora una volta. Un fiume di gente e tre gare che partiranno dal Duomo e da piazza Castello per arrivare all'Arena: bambini, appassionati e amatori tutti insieme nel segno del running.
Ma non sarà solo Stramilano. Più o meno alla stessa ora da Piazza Sempione partirà infatti anche la Milano-Sanremo edizione numero 105, una classica che apre la stagione ciclistica dei professionisti e che dopo il raduno sotto l'Arco della Pace sfilerà per il centro di Milano fino alla partenza vera e propria che sarà data in via della Chiesa Rossa. Insomma una bella giornata di sport che però come spesso capita bloccherà per tutta la mattinata buona parte della città. «Sono previsti disagi per manifestazioni sportive» scriveva ieri il Comune di Milano sui pannelli luminosi che informano gli automobilisti che entrano in città. Più che previsti i disagi saranno quasi certi tenendo conto che i 60mila runner della Stramilano sulle tre gare attraverseranno la città in lungo e in largo fino ai viali delle circonvallazioni e che più o meno la stessa cosa faranno i ciclisti. Certo è che Palazzo Marino se la poteva giocare oggi una delle sue «domeniche a spasso». Se non si blocca il traffico della città nel giorno in cui questa viene attraversata da runner e ciclisti non si capisce allora quale sia la logica dei tanto applauditi blocchi domenicali. Per usare uno slogan tanto caro alla sinistra verrebbe da dire: «Se non ora quando?». Invece no. Così probabilmente ci saranno domeniche a piedi per santificare altre «fondamentali» occasioni ma non oggi quando i milanesi vanno a piedi per davvero. E così chi corre e pedala e chi invece di correre e pedalare non ne vuol neppur sentir parlare fatalmente entreranno in rotta di collisione in una mattinata che dovrebbe essere di festa. Purtroppo un film già visto. Ma tant'è.
Tornando alle corse il primo via sarà quello della Milano Sanremo alle 8.15. I campioni firmeranno la punzonatura di partenza e poi faranno passerella attrversando tutto il centro fino a via della Chiesa Rossa quando verra data la vera partenza. Poi punteranno su Sanremo dove arriveranno dopo 294 chilometri. Una bella fatica che però vale un bel pezzo di gloria: quasi un mondiale. I primi runner a partire saranno invece i 50mila che partiranno alle 9 da piazza del Duomo per i classici 10 chilometri con due battistrada di eccezione, due medaglie olimpiche: l'ex canoista oggi assessore regionale allo sport Antonio Rossi, e l'oro olimpico di maratona ad Atene Stefano Baldini. Poi toccherà ai bimbi che mezz'ora dopo partiranno per la Stramilanina sempre dal Duomo e alle 11 invece da piazza Castello scatterà la Stramilano agonistica, 21 chilometri riservati ai campioni e a gli amatori.
Più che le vie del centro ad intasarsi saranno le vie delle circonvallazioni da Viale Tunisia a viale Beatrice d'Este, da via Washington al doppio passaggio in Corso Sempione. Gli ultimi arrivi all'Arena sono attesi per le 13.30. Poi, pioggia permettendo, tutto tornerà alla normalità.
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