Più forte del freddo e della pioggia, l'onda dei 60mila della 42ma edizione della Stramilano ha invaso ieri mattina le vie della città sotto uno stuolo di ombrelli e kway. É stata una giornata complicata per chi correva e per chi voleva fare altro. Resa più difficile dalla pioggia e dal freddo inaspettato che ha flagellato Milano dalle prime ore del mattino e che continuerà anche nei prossimi giorni. Una brutta sorpresa per tutti soprattutto se si considera che è ormai primavera. Così qualche disagio c'è stato perchè, nonostante i vigili fossero in gran forze a presidiare incroci e punti più caldi, tra automobilisti e corridori qualche scintilla è stata inevitabile. Come sempre, come nella storia di qeusta città. Anche perchè Palazzo marino non aveva fissato per la Stramilano la «domenica a spasso» e così, soprattutto nelle zone di Porta Genova e della Fiera qualche disagio è stato inevitabile. Code, protesta qualche accenno di litigio che sono stati bravi però i ghisa a disinnescare sul nascere.
Erano tre le gare in programma: quella dei cinquantamila e la Stramilanina che partivano alle 9 da piazza Duomo e la mezza maratona agonistica che partiva due ore dopo da piazza Castello. L'arrivo per tutti sul prato bagnatissimo dell'Arena. Solita grande festa cittadina con le fanfare dei bersaglieri, i cannoni del Reggimento Voloire che hanno sparato per dare il via e le note del silenzio intonate per un emozionantissimo omaggio al grande Pietro Mennea. Al via anche gli assessori dello sport: del Comune Chiara Bisconti, della provincia Cristina Stancari e della regione Antonio Rossi, neoeletto e sportivo dco basta ricordare i suoi ttitoli mondiali e le medaglie olimpiche di Atlatna e Sydney nella canoa. (Regione), quest' ultimo ex olimpionico di canoa. Ma non erano i soli politici al via: in corsa sono stati avvistati anche l'ex vice presidente della Camera Maurizio Lupi, il coordinatore cittadino del Pdl Giulio Gallera, il consigliere regionale Stefano Carugo e il deputato della Lega Davide Caparini.
Ha percorso i 10 chilometri della Stramilano seduta sulla carrozzella e non, come avrebbe voluto, camminando con l'aiuto di un esoscheletro, Manuela Migliaccio, la paraplegica di 29 anni che alla partenza della marcia per le vie della città, è stata costretta solo a causa della pioggia incessante a posare l'apparecchiatura che di solito le consente di stare in piedi e di muoversi. Il suo desiderio era di percorrere i dieci chilometri in piedi, camminando come aveva già fatto in passato, ma la pioggia non glielo ha consentito perchè avrebbe potuto rovinare il macchinario e le avrebbe fatto correre il rischio di scivolare. «Mi ero preparata a lungo per questa marcia, avrei voluto camminare - ha detto all'arrivo - Per questo non sono soddisfatta ma sono una persona positiva e quindi va benelo stesso». In gara anche il Centro Benedetta D'Intino, no profit a difesa del bambino e della famiglia, la Fondazione G. e D. De Marchi per la lotta alle malattie dell'infanzia.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.