Cronaca locale

"Stretta sui monopattini. Caschi, assicurazioni e un limite di velocità"

Bernardo chiede che i noleggiatori blocchino i mezzi quando vengono superati i 20 km/h

"Stretta sui monopattini. Caschi, assicurazioni e un limite di velocità"

Casco obbligatorio anche per i maggiorenni, targa di riconoscimento e una spinta verso l'introduzione dell'uso della freccia per svoltare. È la ricetta del candidato sindaco del centrodestra a Milano, Luca Bernardo, per regolamentare l'utilizzo dei monopattini, le «zanzare» della strada che svolazzano quasi mai sulle ciclabili e sempre più spesso nelle vie interne della città, provocando disagi e incidenti. D'altronde, i dati snocciolati dal consigliere comunale di Fratelli d'Italia Riccardo De Corato parlano chiaro: dall'inizio di giugno dello scorso anno a oggi, in totale, si sono verificati 596 incidenti in monopattino, più di uno al giorno, per i quali è stato necessario l'intervento dei mezzi di soccorso. Un numero che sale ulteriormente, arrivando a quota 657 se si considerano anche quelli dove non c'è stato il bisogno di chiamare l'ambulanza. Bernardo sull'argomento sembra avere le idee chiare e non intende «aspettare che l'iter termini in parlamento» per cambiare le cose. Anzi: «È ora di introdurre norme certe e rigide sull'utilizzo del monopattino - dice il candidato - un mezzo che contribuisce al rispetto dell'ambiente, ma che se non regolamentato con decisione provocherà altri morti e feriti».

Bernardo ha fretta e si scaglia contro il sindaco della città Giuseppe Sala: «Cosa aspetta a emanare un'ordinanza che imponga l'uso obbligatorio del casco anche per i maggiorenni?», si chiede il direttore della Casa di Pediatria del Fatebenefratelli. «Una volta eletti a Palazzo Marino - prosegue - ci penseremo noi a introdurlo, insieme all'obbligo di targa e della freccia. Perché svoltare con le braccia è pericolosissimo«. Ma non è finita qui, visto che secondo il candidato, chiunque abbia voglia di salire su un monopattino dovrebbe dotarsi di un'assicurazione per la responsabilità civile. In alcune grandi città americane ed europee, come sottolinea, è in vigore un sistema di controllo da remoto che avvalendosi della collaborazione delle società di noleggio, blocca i mezzi in caso di superamento dei limiti di velocità o di utilizzo improprio. Tecnologie con le quali si eviterebbe che i monopattini vengano lasciati in posti in cui intralciano il passaggio ai pedoni o peggio ancora a disabili e anziani. La «sosta selvaggia», la definisce Bernardo, che il sindaco Sala «avrebbe dovuto stoppare sul nascere» evitando a chiunque di circolare sul marciapiede «come fosse una corsia preferenziale».

Il pediatra assicura poi che anche il limite di velocità potrebbe essere leggermente abbassato fino ai 20 km/h massimi su tutto il territorio cittadino. Prevenzione e regole, ma anche educazione alla vita da strada attraverso, magari, appositi corsi pratici di guida e teorici per la segnaletica: «Tutte le iniziative che possono sensibilizzare verso un uso più responsabile del monopattino sono ben accette - sentenzia il candidato - un mezzo che può risultare tanto utile quanto pericoloso». Insomma, per Bernardo siamo alle solite: «Sala avrebbe dovuto fare il sindaco, anziché prodigarsi in slogan e decisioni a colpi di ideologie e social network». Parole che trovano il pieno supporto di De Corato: «Il primo cittadino attacca il colonnello di Fdi prenda spunto dalla Germania. A Monaco i monopattini sono regolamentati e targati». Intanto, da oggi, partirà una sua petizione per raccogliere adesioni e sollecitare il Governo ad accelerare sul percorso avviato in parlamento che porterà a una normativa. E anche la Regione Lombardia, come assicura lo stesso De Corato, farà la sua parte, presentando alla prima riunione di giunta a settembre una propria proposta di legge sul tema.

Per i monopattini i tempi delle scorrazzate sembrano davvero essere finiti.

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