Il più applaudito, con tanto di standing ovation, è stato anche il più giovane: Lorenzo Pianazza, studente di 18 anni. Ieri ha ricevuto dalle mani del prefetto Luciana Lamorgese la Medaglia d'oro al valor civile concessa dal presidente della Repubblica. Lorenzo è l'eroe dell'anno per i milanesi, dopo che lo scorso febbraio si è buttato sui binari della metropolitana per salvare un bambino che era caduto.
Alla cerimonia nella Sala Verdi del Conservatorio «Giuseppe Verdi» il ragazzo si è mostrato emozionato: «Sono felicissimo - ha detto -. Ho fatto un gesto normale, che chiunque avrebbe fatto. Non immaginavo che poi sarebbe successo tutto questo». Anche se, vista la giovane età, le parole della motivazione dell'onorificenza in stile forbito e un po' in disuso gli saranno suonate strane. «Giovane studente - si legge sul sito del Quirinale -, con eccezionale slancio altruistico e straordinaria determinazione, incurante del pericolo rappresentato dall'imminente arrivo del treno, si precipitava sui binari della metropolitana in soccorso di un bambino cadutovi accidentalmente, dopo essere sfuggito al controllo della madre. Con encomiabile prontezza riusciva ad afferrare il piccolo e a riportarlo sulla banchina, affidandolo alle cure della mamma. Luminoso esempio, anche per le giovani generazioni, di generosità, altruismo, coraggio e non comune senso civico».
È lunga la lista delle persone milanesi, e dell'hinterland e che hanno lavorato o prestato servizio in città, insignite dal prefetto delle onorificenze dell'Ordine «al merito della Repubblica italiana». Scelte personalità che si sono distinte nel campo della cultura, dell'arte, dell'economia, del sociale, nella propria carriera civile o militare. Il titolo di Cavaliere di Gran croce è andato a Giuseppe Angelo Masera, oncologo pediatrico del San Gerardo di Monza. Quello di cavaliere, tra glia altri, a: Antonio Bagarolo, maggiore dei carabinieri, Luigi Boffi, presidente dell'Associazione nazionale alpini di Milano e provincia, Adriano Celentano, che però è solo un omonimo del celebre cantante, Gaetano D'Amato, ex capo della Squadra mobile, Alessandro Giuliano, che a Milano ha ricoperto la stessa carica. Il padre Boris, anche lui poliziotto, ucciso dalla mafia, aveva ricevuto la Medaglia d'oro al valor civile dopo la morte.
Tra i nuovi commendatori: Gianfelice Rocca, presidente del gruppo Techint e già presidente di Assolombarda, Egidio Stefano Giovanni «Jody» Brugola, erede della dinastia leader mondiale nella bulloneria, Mario Melazzini, direttore generale dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), da dieci anni su una sedia a rotelle a causa
della Sla, Luigi Pagano, provveditore regionale alle carceri. Canio Giuseppe La Gala infine, colonnello dei carabinieri, comandante provinciale dell'Arma fino al settembre 2017, è diventato ufficiale dell'Ordine al merito.
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