Coronavirus

Sul Comune la rabbia degli artisti di strada

Un settore allo stremo: "Abbiamo fatto proposte, ma nemmeno rispondono"

Sul Comune la rabbia degli artisti di strada

Prima hanno ascoltato le loro proposte, poi sono scomparsi. Gli artisti di strada contestano il Comune perché, nonostante molti tentativi, non riescono a parlare con l'amministrazione da settimane: vorrebbero discutere di come riprendere l'attività, ma nessuno pare avere tempo o modo di rispondere. Hanno provato con l'assessore Laura Galimberti, con il vicesindaco Anna Scavuzzo e pure con il sindaco Giuseppe Sala, ma niente. «Vogliamo solo che riprenda il dialogo iniziato prima di Natale spiega Dario Buccino, presidente dell'associazione Asm Confesercenti Artisti di strada come a giugno o prima delle feste quando abbiamo proposto delle modalità di riapertura per quando si è in zona gialla e sono state giudicate interessanti: c'è stato detto che ci avrebbero ricontattato a situazione migliorata, ma quando è successo non è arrivato nessuna risposta». E nonostante il silenzio dall'assessore Galimberti che ha la delega all'arte di strada, Buccino non si è arreso: «Abbiamo mosso le acque scrivendo al sindaco e al vicesindaco, avendo poi la Scavuzzo la delega per la Sicurezza, ma non abbiamo ricevuto risposta». Le idee però ci sono: «Noi abbiamo proposto di aprire solo quando si è in zona gialla e di farlo automaticamente, così ci si può organizzare perché a Milano c'è un sistema raffinato e bisogna prenotarsi spiega Buccino - E poi di non aprire le postazioni centrali quantomeno nel fine settimana, per evitare gli assembramenti. Noi sappiamo come far assiepare il cerchio di persone, ma anche come non crearlo». Trovare il modo per riavviare le attività di strada è, secondo l'associazione, un modo per rendere sostenibile il controllo epidemiologico perché «come sostiene anche la comunità scientifica, ripristinare dove possibile la normalità, rende sostenibile il controllo sul lungo periodo». Da Palazzo Marino la risposta è stringata: «Il Comune è consapevole delle difficoltà del comparto, ma la ripresa delle attività - compresa quelle degli artisti di strada - non dipende dall'Amministrazione comunale che non può far altro che dare applicazione alle norme e garantirne il rispetto». Una nota che però causa anche lo sfogo del presidente di Confesercenti Andrea Painini: «Non è possibile che per sperare in un intervento del Comune ci sia bisogno ogni volta di rivolgersi alla stampa».

E per gli artisti di strada la posizione del Comune è incomprensibile, pure dal punto di vista istituzionale: «È importantissimo darci ascolto perché noi come associazione di categoria siamo preposti al dialogo con un Comune che regolamentando la nostra attività sicuramente non la definisce più come un semplice fatto casuale conclude Buccino - Cè un regolamento e questo ascolto ci è dovuto».

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