Verde e all'avanguardia: i plus del progetto che lo studio Carlo Ratti Associati e il gruppo australiano di real estate Lendlease hanno pensato per l'area che nel 2015 ospitò l'esposizione universale a Rho Pero. Lungo il decumano, il corso principale del sito espositivo, infatti, sorgerà il parco lineare tra i più estesi di Europa. «Abbiamo pensato di usare il decumano come asse della nuova città portando il verde dove prima c'era l'asfalto», ha esordito Carlo Ratti. Il corso sarà trasformato in un parco lungo oltre 1,5 chilometri che collegherà tutti gli edifici del nuovo quartiere. Altro concetto portante il «common ground». Tradotto: il piano terra di tutti gli edifici sarà dedicato a funzioni pubbliche, tra negozi, orti, giardini elaboratori. «Il modo in cui si lavora oggi - ha spiegato ancora Ratti - è diverso rispetto al passato. Oggi possiamo lavorare dappertutto, e quindi il motivo per cui si va al lavoro è legato all'incontrarsi».
Tra le novità principali, che caratterizzano l'alto tasso tecnologico del futuro Parco della Scienza del Sapere e dell'Innovazione appunto, il fatto che l'intero distretto sarà progettato a misura di veicoli elettrici senza guidatore, per aumentare l'efficienza del sistema mobilità che oggi «è di circa il 2% perché l'auto si usa solo per un tempo limitato e poi rimane parcheggiata occupando il suolo pubblico», ha sottolineato Ratti per il quale Milano fonde in sé «la città medievale, quella ottocentesca con i grandi viali e quella contemporanea con quartieri come Porta Nuova e City Life». Nella progettazione del nuovo distretto «abbiamo cercato di riprendere i tre punti». Per Andrea Ruckstuhl, amministratore delegato di Lendlease Italia, si tratta di «un progetto che entrerà a pura maturazione in 10-15 anni e che creerà valore nel lungo periodo. Noi portiamo il capitale e l'esperienza, ma tutti i servizi e la progettazione li acquisteremo sul territorio con la logica del chilometro zero».
Il sito dunque ospiterà a nord la parte pubblica, con i centri di ricerca, le facoltà scientifiche della statale, centri di ricerca e il nuovo ospedale Galeazzi. A sud la parte privata con uffici e residenze. Previsti anche spazi per il coworking. «Human Technopole - commenta il presidente di Assolombarda Giuseppe Bonomi - costituirà un catalizzatore di altissimo livello della sinergia tra ricerca scientifica e filiera life science, capace di catalizzare il 13% della spesa italiana in ricerca e sviluppo e di generare un valore aggiunto pari all'11% del Pil lombardo».
Per quanto riguarda i tempi ? si prevede che il 2018 sarà dedicato a «completare i processi amministrativi» in modo da consentire a Lendlease, che guida il consorzio vincitore del Master Plan, di partire nel 2019 con i lavori per la trasformazione delle aree.
«Da dicembre è previsto il rilascio progressivo degli spazi a Human Technopole fino ad arrivare nel 2021 al completamento delle strutture - ha spiegato l'ad di Arexpo Aldo Bonomi -. A gennaio poi la Conferenza dei servizi darà titolo al Galeazzi di insediare il proprio cantiere e completare le strutture entro tre anni». Per le zone destinate ad attività private il via dei lavori sarà nel 2019.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.