Surf al chiuso, l'onda si trova anche qui

Secondo i dati forniti da www.surfers.it, a Milano i surfisti assidui sono tra i 500 e i 700. Rientrano nella categoria quelli che provano a cavalcare l'onda almeno 20 all'anno. Altrimenti, il numero degli appassionati nella bella stagione oscilla tra i tremila e cinquemila. Giovanissimi? Solo il 25% ha un età tra i 16 e 26 anni, il 10% anche meno, la fetta più grande (il 45%) ha tra i 27 e i 40 anni e uno su cinque è over 40. Ruben, surfista e istruttore, e Mariagrazia, appassionata sportiva, hanno inventano «Urban Surfing Milano», un impianto dove trovare l'onda anche in città. Una vera e propria onda modulare, grande a piacere, di materiale molto resistente e progettato per simulare il «grip», il salto delle tavole da surf skate. Surfisti puri o a livello amatoriale potranno allenarsi sulle rotelle in un ambiente di 500 o più metri quadri che ricreerà abbastanza da vicino le onde del mare. Un'idea imprenditoriale che potranno mettere in piedi (anche) grazie ai fondi di Comune e Camera di Commercio. Ieri il sindaco Giuliano Pisapia e l'assessore al Lavoro Cristina Tajani hanno presentato i 50 progetti in aree periferiche della città nati attraverso il bando «Tra il Dire e il Fare» che potranno contare su finanziamenti complessivi per tre milioni di euro.

Il finanziamento per il 50 per cento (25% a fondo perduto e 25% a un tasso agevolato dello 0,5%) servirà a coprire le spese di investimento come rinnovo dei locali, attrezzature, informatizzazione, canoni di locazione, spese di comunicazione, utenze.

I settori spaziano dal commercio (38%), ai servizi (34%= all'artigianato (24%) e in ottica Expo il 4% dei progetti è in ambito turistico. Il quartiere più attivo è quello di Lambrate Ortica (8 strat up su 50), seguito daLorenteggio e Villapizzone con 6 imprese ciascuno.