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La svolta alle elementari: c'è la frutta a metà mattina

Da ottobre merenda sana per 46mila alunni E dalle mense spariscono i piatti di plastica

Maria Sorbi

Alle elementari finisce l'era della merenda fai-da-te. All'intervallo gli alunni mangeranno frutta fresca di stagione. La mini rivoluzione comincerà il primo di ottobre e metterà ordine nelle abitudini alimentari, spesso un po' sballate, degli alunni. Ad oggi, un bambino su quattro non mangia frutta e verdura con regolarità. E un bambino su due fa una merenda pesante e poco nutriente.

Il progetto della frutta fresca in classe è già stato sperimentato in una decina di istituti. «Ora - annuncia l'assessore all'Educazione, Anna Scavuzzo - diventerà una buona pratica in tutte le scuole primarie cittadine, dove 46mila bambine e bambini avranno modo di fare merenda in modo sano». «Frutta a metà mattina è molto più che uno slogan, è un modello virtuoso, un caposaldo dell'educazione alimentare - afferma Gabriella Iacono, amministratore unico di Milano Ristorazione - e la nostra città, con la forza dei propri numeri, può e vuole essere un traino per tutto il Paese». Niente più pizzette e focacce. E tanto meno merendine confezionate. Tra qualche settimana verrà anticipato l'orario in cui i bambini mangeranno frutta. Anche perché è stato rilevato che, servendola alla fine dei pasti, viene avanzata e snobbata.

Entro la fine dell'anno scolastico si spera che il progetto sia finanziato dal ministero delle Politiche agricole, in modo da poterlo confermare per i prossimi anni ed estendere anche alle scuole dell'infanzia. «Il sistema di refezione scolastica investe nella salute e nella scelta di cibo sano» sottolinea la Scavuzzo.

La frutta in classe è l'ultima mossa deliberata dall'attuale amministratore della società, Gabriella Iacono, che ha annunciato il suo addio a Milano Ristorazione entro la metà di ottobre, sei mesi prima rispetto alla scadenza del mandato. In carica dal settembre 2011, nella veste di presidente prima e di amministratore unico dopo, la Iacono ha ritenuto di rimettere al sindaco Giuseppe Sala il mandato ricevuto da Giuliano Pisapia, in modo da fornire la possibilità di rinnovare il vertice aziendale in concomitanza con l'inizio della nuova amministrazione. Un gesto di cortesia, ma anche di responsabilità, affinché il Comune possa scegliere subito un nuovo amministratore che abbia la possibilità di impostare, con più ampio orizzonte, le future politiche di Milano Ristorazione, senza creare «buchi» nella gestione del servizio durante l'anno scolastico. Palazzo Marino a breve provvederà a indire il bando per selezionare il successore della Iacono e ovviamente la poltrona fa fola a parecchi.

Un'altra novità dell'anno scolastico è l'addio definitivo ai piatti di plastica. Manca infatti pochissimo per ultimare il progetto di sostituzione delle stoviglie usa e getta nei refettori e per sostituirle con materiali biodegradabili e compostabili. All'appello mancano solo le scuole dell'Infanzia, nonché bicchieri e coppette per gli alunni di tutti gli istituti.

Cogliendo l'occasione del nuovo appalto per il servizio di somministrazione dei pasti, si è pensato di introdurre, tra gli elementi di novità, la fornitura dell'intero set di stoviglie, privilegiando, con punteggi più alti, chi proponesse materiali sostenibili. In sostanza, dalle mense verranno eliminati più di 200mila chili di plastica.

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