Tagliate fermate dei bus La rivolta dei residenti

Proteste e 2mila firme contro il Comune: non devono correre come i Frecciarossa

Residenti in rivolta contro la soppressione delle fermate Atm. Dopo i tagli alla linea 24 che ha portato una decina di giorni fa il Comitato di via Ripamonti a scendere in strada e a bloccare per protesta il tram, due sere fa si sono riuniti al Centro Padre Koibe un centinaio di cittadini che hanno già raccolto 2mila firme per chiedere all'assessore alla Mobilità Marco Granelli di istituire nuovamente le fermate eliminate lungo la linea del tram 27 che corre tra piazza Fontana e viale Ungheria e del bus 73 che collega l'aeroporto di Linate al centro. Con loro c'erano il presidente del Municipio 4 Paolo Bassi, il capogruppo della Lega Alessandro Morelli e quello di Forza Italia Fabrizio De Pasquale che da presidente della Commissione Partecipate ha convocato una seduta ad hoc mercoledì prossimo, invitando anche portavoce dei due comitati. «Senza preavviso e senza spiegazioni - denuncia De Pasquale - sono saltate fermate lungo viale Corsica, viale Ungheria e Forlanini e spostate quelle di piazza Ovidio. I più danneggiati sono anziani e disabili. Le due linee viaggiano già in corsia protetta, hanno già una buona velocità media e non serve eliminare fermate». L'assessore su Facebook ha spiegato che il tram 27 «è oggetto di ingenti lavori che si stanno svolgendo in questi mesi. Per rendere più veloce il tram bisogna ridurre i continui stop, evitare che il tram faccia fermate troppo vicine, che aumentano i tempi di percorrenza della linea. Il progetto prevede di togliere 3 coppie di fermate, quelle con distanze di meno di 200 metri l'una dall'altra: Ungheria-Del Liri, Mecenate 77-79, Marco Bruto, le 2 fermate singole in Corsica-Battistotti Sassi e Corsica-Negroli, e la fermata 22 marzo Bronzetti; in totale 9 fermate. La distanza tra le nuove fermate si mantiene comunque sempre sotto i 500 metri che significa una percorrenza massima di 250 metri per le persone». E in via Corsica all'incrocio con via Lomellina e con via Sassi «vengono soppresse le due singole fermate, distanti poco meno di 200 metri dalla coppia centrale di fermate in Corsica/Lomellina che invece rimangono: il rischio massimo è di fare 200 metri in più». Sotto il messaggio, scatta l'ira dei residenti. Stefano D. avverte che «in viale Ungheria togliendo le fermate intermedie chi prima andava a fare la spesa con i mezzi ora va in auto, gli anziani che andavano in chiesa con i mezzi devono farsi accompagnare con la macchina, i ragazzi che prima attraversavano in sicurezza via Mecenate al semaforo, ora attraversano sprezzanti del pericolo, piazza Ovidio di corsa per non perdere il tram». Luca C. consiglia (ironicamente) di «eliminare tutte le fermate, così il 27 sarà ancora più veloce ma vuoto visto che i cittadini saranno costretti ad andare in auto». Barbara R.

ricorda che «si tratta di linee cittadine, non di treni. Sopprimere fermate senza considerazione per gli anziani e dopo aver aumentato il ticket è demenziale». E un altro cittadino ricorda a Granelli che i tram «non devono essere Frecciarossa».

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