Inizierà il 7 novembre il processo a carico di Paola Navone e Carmine Cucciniello, rispettivamente direttore sanitario e responsabile dell'unità di Ortopedia correttiva del Cto-Pini, e di Lorenzo Drago e Carlo Luca Romanò, il primo a capo dell'unità di Chirurgia ricostruttiva e l'altro del Laboratorio analisi del Galeazzi, tutti finiti agli arresti domiciliari (e poi sospesi dagli incarichi) il 10 aprile nell'ambito dell'inchiesta su una presunta corruzione nel mondo della sanità milanese.
Il gip Teresa De Pascale, infatti, ha accolto la richiesta di giudizio immediato dei procuratori aggiunti Eugenio Fusco e Letizia Mannella, titolari delle indagini con al centro l'acquisto da parte dei due ospedali di presìdi sanitari ortopedici sponsorizzati dai medici i quali in cambio avrebbero percepito tangenti e altre utilità dall'imprenditore Tommaso Brenicci. I quattro imputati hanno 15 giorni per chiedere eventuali riti alternativi, come l'abbreviato o il patteggiamento. Nel frattempo, Pier Giorgio Maria Calori, ex responsabile dell'unità operativa di Chirurgia ortopedica riparativa-Risk management del Pini, ha patteggiato due anni e dieci mesi e restituito quasi 300mila euro.
I pm hanno anche stralciato la posizione di Brenicci, l'unico a finire in carcere e ora ai domiciliari, in vista di un patteggiamento che dovrebbe essere attorno ai tre anni. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano ha aperto anche un fascicolo per lesioni per svolgere accertamenti su un paio di interventi chirurgici al Pini.RC
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