Il Tar Lombardia blocca la slot: «C'è una scuola»

Le distanze dai luoghi sensibili previste dalla legge regionale della Lombardia – 500 metri da scuole, chiese e ospedali – rendono prevalenti gli interessi di tutela della salute pubblica, rispetto ai possibili danni economici dei titolari di sale slot. É quanto ha ribadito proprio ieri il Tar Lombardia, respingendo il ricorso di un esercente di Cantù a cui il Comune ha negato l'autorizzazione a installare le slot, perchè il locale era troppo vicino a una scuola. Secondo i giudici amministrativi «nel bilanciamento tra i contrapposti interessi coinvolti» prevale quello di tutela della salute «che le disposizioni regionali tendono a perseguire». Un caso che potrebbe fare precedente.

Mercoledì prossimo intanto si gioca la sfida tra Palazzo Marino e la sala slot di corso Vercelli, la licenza per la prima volta è stata congelata con un'ordinanza. Ma il titolare ha fatto a propria volta richiesta di sospensiva e la sala ha riaperto almeno fino all'udienza nel merito del Tar fissata il 12 marzo.

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