Cronaca locale

Task force alle fermate Atm. Ma Sala chiede aiuto a tutti

Per i controlli 300 dipendenti e 36 pattuglie dei vigili. Invito alle aziende: ingressi scaglionati tra le 7 e le 11

Task force alle fermate Atm. Ma Sala chiede aiuto a tutti

«Questa è una partita in cui il comportamento vale 90 e il controllo 10, questa è la verità e chi dice il contrario racconta balle». Alla vigilia della «Fase 2» che scatterà oggi con polemiche già messe in conto su caos alle fermate e quasi certamente qualche bus pieno, il sindaco Beppe Sala mette le mani avanti e chiede la collaborazione di tutti. «Noi cercheremo di fare il possibile - avverte - ma Milano ha 1,4 milioni di residenti, un milione di pendolari, 1.700 km di strade, 25 milioni di mq di verde e 3mila mezzi Atm potenzialmente da controllare. Tra il modello cinese e svedese, agli antipodi, l'Italia rappresenta una terza via molto interessante e stiamo ricevendo il plauso del mondo. Chi l'avrebbe detto che saremmo riusciti a rinunciare a tanto in questi mesi? É un modello fatto di rispetto delle regole, a volte con un po' di creatività e di solidarietà, ma sta funzionando, e continuerò a credere nell'atteggiamento dei milanesi». Intanto, raccomanda di usare bene le mascherine, «vedo ancora troppi che fumano o telefonano e l'abbassano, è il nostro principale strumento per difenderci dal virus». Si affida al buonsenso dei lombardi anche il governatore Attilio Fontana: «Siamo in una fase di discesa che ci fa vedere non molto lontano la fine di questo incubo, da domani (oggi, ndr.) ricominciamo a vivere un po' più normalmente ma continuando a rispettare rigidamente quelle regole di comportamento che ancora ci sono, per far sì che la situazione arrivi a conclusione o ci permetta almeno di vivere in maniera accettabile».

Il nodo dei trasporti è quello agita di più le istituzioni, oggi rischia di essere un lunedì nerissimo. Il presidente di Ferrovie Nord Andrea Gibelli aveva fatto pressing sul governo con Atm per una revisione del vincolo del metro di distanza anche a bordo, e ora avverte che la capienza sui treni regionali a queste regole «è ridotta a un quarto, questo rischia di rendere il servizio ingestibile, così non siamo in grado di garantirlo. Abbiamo cercato di spiegare che la distanza di un metro, sulle pensiline, nelle stazioni se può essere gestibile con l'educazione e con la segnaletica, i comportamenti a bordo di autobus, treni e metropolitane difficilmente riusciranno ad ottemperare alla distanza del metro». Fontana ha raccomandato lo smart working e invita i datori di lavoro a modulare ingressi e uscite con ampie finestre temporali, sopratutto tra le ore 7 e le 11. Il rischio di un picco tra le 7 e le 8 può determinare code e ritardo nell'ingresso al lavoro».

Bus e metrò caricheranno al massimo 400mila passeggeri al giorno, prima del lockdown erano 1,4 milioni. Atm proietterà sui social e alle fermate video-tutorial che illustrano ingressi scaglionati, percorsi guidati e l'invito a evitare le ore di punta e programmare in anticipo la partenza. Una task force di 300 dipendenti oggi sarà in campo per informare e dirottare i passeggeri. Dei 650 vigili (120 pattuglie) impegnati nel corso della giornata tra parchi, negozi, strade, 70 pattuglie per turno saranno a disposizione della centrale operativa per le emergenze e 18 di queste dedicate espressamente al trasporto pubblico. In caso di overbooking a bordo scatterà il messaggio vocale del conducente, se la gente non scenderà «il mezzo non partirà e interverranno i vigili» spiega l'assessore alla Mobilità Marco Granelli, in metrò il prefetto ha dirottato le forze dell'ordine. «Dalle 5 sarà in servizio il 100% dei mezzi come un giorno invernale» spiega Granelli. Aumenterà anche il traffico.

Il Comune lancerà a giorni il progetto dei «parcheggi aggiuntivi», una call a privati «che possono offrire aree vuote per parcheggi d'emergenza, come l'ex scalo Fs Porta Romana».

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