Cristina Bassi
Un gruppo di pedoni non rispetta il semaforo rosso, il tassista bloccato protesta, vola qualche insulto. Una scena di ordinaria inciviltà stradale. Ma che questa volta è degenerata in un'aggressione, dieci contro uno, ai danni del guidatore dell'auto pubblica. Grazie all'intervento di una Volante di passaggio, il tassista non ha subito gravi conseguenze.
È successo nella notte della movida, tra sabato e domenica, intorno alle 2. All'angolo tra via De Amicis e corso di Porta Ticinesi, poco lontano dalle Colonne di San Lorenzo, un gruppo di dieci ragazzi attraversa l'incrocio non rispettando il rosso mentre passa un taxi. L'autista, un italiano di 26 anni, che aveva a bordo due clienti, protesta dicendo qualcosa fuori dal finestrino. I giovani si fermano e due di loro, un 20enne e un amico, cominciano a battere i pugni sui finestrini del taxi. A quel punto il tassista scende per affrontarli e nasce la rissa. Il primo giovane, anche lui italiano, lo colpisce l'autista a pugni. Quest'ultimo reagisce e gli altri nove pedoni intervengono per dare man forte all'amico. Tutto ciò secondo il racconto del tassista alla polizia: «Mi hanno picchiato in dieci». Il ragazzo accusato di essere l'aggressore ha invece riferito di essere stato colpito per primo e di aver reagito. Anche se ha ammesso di essere stato aiutato da tutto il gruppo.
Una volante di passaggio ha notato la zuffa e ha bloccato tutte le persone coinvolte. In supporto sono intervenute altre auto della polizia. Nessuno ha sporto denuncia e nessuno è stato portato in Questura. Gli agenti hanno identificato il tassista e il primo ragazzo che ha litigato con lui. Un'ambulanza è arrivata per medicare i feriti sul posto. Il 26enne aggredito aveva traumi al volto non gravi e ha rifiutato il trasporto in ospedale. Medicato al volto anche il 19enne. «Al di là del caso specifico, che per fortuna non ha avuto gravi conseguenze - interviene Raffaele Grassi, presidente Satam - si tratta di uno degli episodi che capitano continuamente. Abbiamo più volte sollecitato un maggiore controllo del territorio nelle ore notturne, oltre che più verifiche delle forze dell'ordine nei nostri parcheggi e anche a bordo delle nostre auto. Nella fascia tra le 2 e le 5 abbiamo per strada 5-600 operatori, ma è un orario pericoloso e poco presidiato. Di notte garantiamo un servizio, corriamo però un rischio costante e subiamo minacce quotidiane». Spiega Silla Mattiazzi, della Uil trasporti: «È successo più volte anche a me. Il pedone o il ciclista, magari distratti dal telefonino, spesso non rispettano il semaforo. Specie nelle zone centrali e di notte. Se il tassista protesta, si prende i pugni sul finestrino o sul cofano». E Riccardo De Corato: «Ancora una volta in una zona tipica della movida c'è stata un'aggressione ai danni di un tassista picchiato per futili motivi da dieci ragazzi che hanno spaccato i vetri dell'auto».
Continua il capogruppo di Fdi-An in Regione: «Le forze dell'ordine e in particolare i carabinieri sono presenti solo nel weekend. Di vigili non si vede nemmeno l'ombra e non si capisce dove siano finite le pattuglie del servizio notturno se non a rilevare gli incidenti stradali».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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