Cristina Bassi
Una notte di tensione per la protesta dei tassisti che continua a oltranza anche se non in modo omogeneo. Nelle prime ore dopo la mezzanotte di venerdì e all'alba di sabato la polizia è intervenuta in sei casi di aggressioni o liti tra tassisti e autisti di Uber o Ncc (le auto a noleggio con conducente), con anche lanci di uova da parte dei primi contro i secondi. In varie zone della città. Tre le denunce su cui sono in corso accertamenti.
Alle 2.30 in viale Alemagna un tassista italiano di 59 anni è stato bloccato da due colleghi, fratelli di 36 e 31 anni, che lo accusavano di lavorare fuori dall'orario del suo turno. Il 59enne ha quindi aggredito i due fratelli, uno in servizio alla guida del proprio taxi e l'altro al suo fianco. L'aggressore è stato denunciato a piede libero. Alle 4.45 in via De Amicis angolo Porta Ticinese invece un conducente Ncc, 37enne italiano, è stato raggiunto da un tassista al semaforo che gli ha lanciato addosso tre uova, colpendo cofano, portiera e faro. La vittima ha chiamato un collega in aiuto per garantire il viaggio ai clienti che aveva a bordo e ha preso la targa del tassista, poi denunciato in Questura. Lo stesso conducente Ncc ha raccontato di aver incontrato di nuovo il medesimo tassista poco dopo in via Mascagni mentre cercava un autolavaggio. Stavolta la sua Mercedes è stata colpita dalle uova e danneggiata dal lancio di un sasso.
Ancora: alle 5 un Ncc italiano di 34 anni a bordo di una Lancia in corso Italia è stato colpito da alcune uova lanciate da un tassista poi denunciato. Due uova hanno colpito il cofano, uno è entrato nell'abitacolo imbrattandolo. Alle 5.30 in via Zola la polizia è intervenuta per una lite tra due conducenti di minivan, le cui circostanze sono però da chiarire. Alle 5.50 in via Tonale un Ncc di 58 anni è stato accerchiato da quattro tassisti che gli hanno lanciato alcune uova per poi fuggire. Alle 6 infine in piazzale Lugano un Ncc albanese di 37 anni è stato colpito dal lancio di uova mentre faceva scendere un cliente. Nella giornata di ieri inoltre diversi clienti che hanno provato a prendere un taxi in servizio si sono sentiti rispondere con un rifiuto. Gli autisti delle auto pubbliche non volevano raggiungere Milano dall'hinterland o comunque la stazione Centrale per paura di essere aggrediti dai «duri e puri» della protesta.
Lo stato di agitazione potrebbe durare fino a martedì, quando è in programma un incontro a Roma tra il ministro dei Trasporti Graziano Delrio e le associazioni di categoria. Sul tavolo la questione del cosiddetto «emendamento pro Uber», appena approvato dal governo insieme al decreto Milleproroghe. In sintesi la norma rinvia al prossimo anno i provvedimenti che dovranno imporre regole più stringenti ai noleggiatori privati.
Il rinvio avvantaggia, per i tassisti, multinazionali e abusivi. Il servizio delle circa 5mila auto pubbliche cittadine dovrebbe riprendere mercoledì, primo giorno della settimana della moda donna. L'appuntamento però rimane a rischio.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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