Taxi, steward in Centrale per tener lontani gli abusivi

Personale con le pettorine organizzerà le file dei clienti cercando di dissuadere gli autisti senza autorizzazione

Taxi, steward in Centrale per tener lontani gli abusivi

Un servizio di volontari dotati di pettorina identificativa che aiuti i passeggeri a trovare i taxi e a evitare gli abusivi: «Taxi service» è il nome di un progetto lanciato ieri da alcuni tassisti e proposto ai consiglieri della commissione Sicurezza e polizia locale del Comune. L'idea del servizio nasce per «tutelare gli utenti contro le aggressioni dei tassisti abusivi, che si presentano tutti i giorni, magari in giacca e cravatta, per adescare clienti», spiega Paolo Evangelista, tassista di «taxi service». «Spero che il servizio possa nascere, così anziché bloccare la città si possa fare qualcosa di utile», aggiunge facendo riferimento al cappio appeso alla pensilina dei taxi in piazza Luigi di Savoia, rimasto lì dai tempi delle proteste della scorsa primavera. Il servizio anti abusivi, effettuato a titolo gratuito da autisti fuori turno, nasce per colmare delle lacune del servizio, dall'inadeguatezza dell'informazione alla lontananza del parcheggio rispetto ai binari. «La segnalazione del parcheggio dei taxi è inadeguata», prosegue Evangelista, e «gli abusivi adescano clienti già sui binari della stazione. Prima di vedere un cartello piccolo così, i viaggiatori trovano una decina di abusivi».

«Come al solito tocca fare ai tassisti un servizio che spetterebbe all'amministrazione - sbotta Pietro Gagliardi, delegato taxi dell'Unione degli artigiani - i tassisti dovrebbero potere lavorare tranquilli, mentre spetterebbe alle istituzioni occuparsi di fare i controlli contro gli abusivi». «Questa è la di postazione che i controlli sono insufficienti - osserva Raffaele Grassi, presidente del Satam e consigliere comunale della lista di Valori per Milano - così tra l'altro si mette a rischio anche la sicurezza dei colleghi». Da rivedere per Grassi è anche il parcheggio di piazza Luigi di Savoia: le auto bianche sono troppo lontane dall'uscita della Stazione, chi arriva magari in fondo al treno, con valigie e pacchi, è costretto a fare i chilometri prima di riuscire a salire su un taxi. Nelle altre città non è così». Il parcheggio sul lato sinistro della Centrale - ricorda Grassi - doveva essere provvisorio: con la ristrutturazione della Stazione nel 2006 i taxi vennero spostati dalla galleria sulla piazza. «Era una soluzione per 18 mesi, sono passati nove anni e siamo ancora lì». Il problema? L'organizzazione delle file: troppo spazio a chi arriva, o meglio alle auto bianche che fanno scendere i clienti, e troppo poco nel verso opposto, per caricare i passeggeri.

Per promuovere «Taxi service» e reclutare volontari i tassisti hanno montato un gazebo accanto al parcheggio, con cartelli su cui si legge: «Gli abusivi ti rubano il lavoro, non pagano le tasse e spaventano i clienti - Aiutaci a farli smettere».

«Se l'adescamento inizia sui binari, è la Polfer che deve intervenire», spiega il presidente della commissione comunale Gabriele Ghezzi, che ricorda i controlli svolti dalla polizia locale nel 2014: «È un pò forzato dire che non ci sono controlli, in un anno ce ne sono stati 5.500 con anche delle denunce».

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