«Tecnologia, tra 40 anni non si guiderà più»

«Noi difendiamo l'auto ma non siamo talebani. Ho appena finito di scrivere il mio editoriale che uscirà sul prossimo numero e affronterà il tema dello smog. Qui quando c'è un'emergenza bloccano il traffico che è provato che non serve a nulla. Negli Stati Uniti invece il governo ha stanziato un bel gruzzolo di dollari per mettere a punto un normativa che si prepari a regolare l'iso delle auto senza guidatore. Vede qual è la differenza?». Gian Luca Pellegrini, direttore di Quattroruote, in queste settimane però non deve pensare solo a chiudere il giornale. Quattroruote compie sessant'anni ed è una ricorrenza che va festeggiata.Cosa state preparando?«Innanzitutto un numero speciale di 220 pagine con la Giulietta in copertina che era quella che pubblicammo nel primo numero del febbraio del 56 e che ottenne anche l'annullo delle Poste e Telecomunicazioni. Sono una serie di interviste a personaggi nati nel 56 che raccontano cos'è stata l'auto in questi sessant'anni e cosa sarà nei prossimi 40 anni...»Poi?«Poi il Quattroruote Day giovedì 4 febbraio all'Unicredit Pavilion in piazza Gae Aulenti che sarà un giorno dove con tutti i protagonisti dell'auto e anche con i nostri lettori proveremo un po' a fare il punto della situazione. Sarà anche assegnato come oni anno il premio Mazzocchi ad un protagonista del mondo dell'auto. Ma premieremo anche un contest video realizzato dagli studenti di Iulm, Ied, Naba e Almed che meglio racconterà in otto minuti un giorno in auto...»Fine...«No, anzi.

A marzo presenteremo al salone di Ginevra un nostro prototipo di auto a guida autonoma realizzato con lo Ied e ad aprile a Villa Reale a Monza una mostra con uno spazio didattico dedicato ai bambini sul futuro dell'auto»E quale sarà il futuro?«Il futuro si può riassumere nel racconto di una bimba di 10 anni che pubblichiamo nel numero speciale. Quando lei avrà cinquant'anni le auto non le guiderà più nessuno. Saranno tutte a guida autonoma».