In via Torino un'Oasis di dialogo fra cristiani e musulmaniSan Giorgio al Palazzo

(...) «Milano offre l'opportunità di approfondire il tema della società plurale in Occidente: porteremo l'esperienza già maturata in Medio Oriente» dice Diez. L'idea di Oasis è nata nel 2003 a Damasco, da una richiesta rivolta a Scola dai vescovi locali, che avvertivano il bisogno di un aiuto culturale. È arrivata la rivista in cinque lingue (arabo e urdu incluse), il centro si è allargato ai Paesi islamici. Adesso si misura con la realtà islamica a Milano, in quanto metropoli con una rilevanza europea.
«Desideriamo condividere le ricchezze della città ed entrare in rete con chi già si occupa di Islam a livello religioso o culturale, con chi si occupa dei temi della società plurale, dei diritti delle maggioranze e delle minoranze» entra nel dettaglio Maria Laura Conte, direttore editoriale di Oasis.

Aggiunge: «Le primavere arabe, con il loro desiderio di libertà, ci hanno fatto capire ancora meglio l'importanza di operare in Occidente». La sede milanese potrà contare su una sala incontri e uno staff di una decina di persone. In progetto anche lo studio della storia del Palazzo e dei suoi legami con l'Editto di Milano del 313.

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