Torna il festival dell'Oriente tra arti marziali, danze e cibo

Fino a domenica un viaggio virtuale in tutti i Paesi esotici per conoscerne arti e cultura. Incontri e show

Torna il festival dell'Oriente tra arti marziali, danze e cibo

Dall'India alla Tibet, dal Giappone alla Thailandia, dalla Corea all'Indonesia, dalla Birmania al Vietnam. L'Oriente non è mai stato così vicino. Da oggi a domenica 3 febbraio, il Festival dell'Oriente torna a Milano negli spazi di Fiera Milano City. Il più importante evento dedicato alla cultura, alle tradizioni e al folklore dei Paesi orientali inaugura così il suo lungo tour annuale. E sarà come viaggiare senza spostarsi da Milano, un viaggio a chilometri 0 per conoscere la storia e i segreti dei Paesi asiatici.

Gli spazi di Fiera Milano City (aperti da oggi al 3 febbraio, dalle 10 e 30 alle 22 e 30 con ingresso dal Gate 4) sono divisi per aree tematiche dedicate ai vari Paesi, allestite con ricostruzioni di villaggi, mostre fotografiche, eventi, bazar, spazi dedicati alla gastronomia, alle cerimonie, ai concerti, agli spettacoli, alle conferenze, alle immancabili terapie olistiche e alle cure della medicina orientale. Gli appuntamenti non si contano (per l'elenco completo: festivaldelloriente.net) e sono distribuiti lungo tutto il weekend. Il Festival è un'occasione unica per spaziare culturalmente in pochi minuti da un Paese all'altro. Ecco allora la ricostruzione di un villaggio giapponese con le caratteristiche porte in pannelli di bambù, dove le Maestre di Cerimonia preparano il classico tè, e le signore possono indossare il Kimono tradizionale come una vera Geisha, ed ecco il tradizionale Dojo, il luogo per eccellenza per l'allenamento di arti marziali nipponiche. Ecco le esibizioni di un gruppo di percussionisti di tamburi da guerra giapponesi della prestigiosa scuola Taiko Center di Tokyo e Osaka. Ma anche le performance del duo femminile Kiki, musiciste di shamisen, uno degli strumenti più importanti della musica tradizionale giapponese. E, ancora, gli spettacoli dei clown giocolieri Ojarus, e la spettacolare Danza del Leone Acrobatica cinese. Fra le mostre già allestite, quelle sulle katane, sugli abiti tradizionali orientali, sulle armature samurai, sui 47 ronin, valorosi guerrieri d'onore, sui Torii, i tradizionali portali d'ingresso giapponesi e su Miyamoto Musashi, il più grande spadaccino giapponese di tutti i tempi. E fra una mostra, un incontro culturale e uno spettacolo folkloristico, si possono assaggiare i piatti e le specialità gastronomiche asiatiche, acquistare prodotti tipici, abiti, tessuti, arazzi, oggetti di antiquariato.

Ma soprattutto sperimentare decine di terapie tradizionali, visitare i tanti spazi dedicati alla spiritualità e i padiglioni dedicati alle terapie olistiche e alle discipline bionaturali: dall'ayurvedica ai fiori di bach, dalla meditazione allo spazio vegano, dalla bio musica all'integrazione posturale. Insomma il Festival lancia un ponte fra Occidente e Oriente, fra il nostro mondo e il fascino di queste terre misteriose ma sempre più vicine a noi.

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