Cronaca locale

Torna il jazz all'ora di pranzo coi concerti in piazza Mercanti

Il jazz all'ora della pausa pranzo. Tra i classici della Milano di primavera va ormai annoverata anche «Break in Jazz», la manifestazione promossa dall'Associazione culturale Musica Oggi allestita nella suggestiva cornice di piazza Mercanti che propone un interessante spaccato del jazz contemporaneo del Belpaese.
Per tre giorni la settimana (il lunedì, il mercoledì e il venerdì, sempre e comunque dalle 13 alle 14), a partire da domani e fino al 7 giugno, si potrà ad assistere a veri e propri concerti durante i quali i musicisti faranno da «cassa di risonanza» ai progetti didattici originali dei Civici Corsi di Jazz, l'istituto di alta formazione jazzistica diretto da Musica Oggi per conto della Fondazione Scuole Civiche - Milano Civica Scuola di Musica.
L'edizione 2013, la 17esima della serie, sarà imperniata, per dirla con gli organizzatori, «sia sui gruppi stabili della scuola di via Decorati, sia sulle formazioni di studenti preparate dai prestigiosi musicisti che formano il corpo docente dei corsi, spesso presenti ai vari concerti», così da dare vita ad un articolato programma «che coniuga la formazione del pubblico con l'avviamento professionale dei giovani jazzisti».
Ad aprire in bellezza la kermesse che, grazie al suo originale orario, dà modo a milanesi e pendolari impossibilitati a recarsi a teatro, o nei club, di avvicinarsi al jazz nelle sue diverse forme e, dunque, finisce per rivestire anche un ruolo sociale di rilievo, la Swing Band di Paolo Tomelleri, il 75enne vicentino trapiantato a Milano, funambolico virtuoso del clarinetto (ma anche coi sax non è malaccio...), ascoltato di recente all'Auditorium di Milano dove si è unito all'Orchestra Verdi per l'esecuzione in prima italiana della Swing Symphony di Wynton Marsalis.
Non mancheranno altri grandi vecchi della scena jazz milanese e, più in generale, italiana: per esempio, venerdì 10 maggio, «Play piano play» garantirà un viaggio nel linguaggio del pianista Franco D'Andrea radicato nella tradizione della musica afro-americana anche nei dettagli delle sue divagazioni ritmiche, dei suoi insistenti riff, delle citazioni. Tutto da ascoltare anche il «laboratorio musicale» curato dall'eterno chitarrista jazz Franco Cerri (il 24 maggio) e la lezione-concerto sull'improvvisazione dell'altrettanto eterno maestro Enrico Intra (il 31 maggio).
Ci sarà attenzione, ovvio, un po' per tutti gli strumenti che hanno fatto la storia del jazz: dai sax (da non perdere l'esibizione del 20 maggio con Giulio Visibelli e Achille Succi) agli ottoni (il 13 maggio ci sarà lo show curato da Emilio Soana e Roberto Rossi); dal piano (il 5 giugno suoneranno Mario Rusca e Paolo Peruffo) alle percussioni (il 6 giugno fari puntati su Tony Arco).


Occhio e… orecchio, infine, anche per le voci: quelle di Laura Conti e Laura Fedele (22 maggio) e del coro dei Corsi Civici di Jazz diretto da Giorgio Ubaldi (7 giugno).

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