Cronaca locale

Tornelli, pass e telecamere: stretta sulla sicurezza in città

Sale la vigilanza al Pirellone e a Palazzo Marino Più controlli sui veicoli che accedono al sito di Rho

Si innalza l'attenzione per la sicurezza in vista di Expo, arrivata a lambire anche Palazzo Marino, dove da qualche giorno i visitatori sono costretti a passare davanti agli uscieri per farsi riconoscere. Mentre al Pirellone ieri si sono formate lunghe code per l'accesso a due convegni. Infine i gruppi regionali chiedono alla Giunta di potenziare la vigilanza nei pronto soccorso mentre nuove telecamere saranno piazzate nel percorso tra Fiera Rho-Pero e Padiglioni. Iniziative «accessorie» in vista dell'inaugurazione del 1° maggio all'insegna di quel «prevedere l'imprevedibile» annunciato ieri dal Prefetto Tronca insieme al ministro Angelino Alfano. Ma dall'altra parte gli antagonisti affilano le armi e organizzano pullman per calare su Milano.

L'altra sera corso Monforte si è trasformato nella centrale operativa del Viminale, con l'arrivo dei vertici delle forze dell'ordine e del ministro Alfano, accompagnato dal prefetto Francesco Paolo Tronca. Il ministro ha fatto il punto sul piano sicurezza che prevede 3.500 rinforzi tra militari, poliziotti, carabinieri, finanzieri e vigili del fuoco, 490 obiettivi sensibili da vigilare e il potenziamento dei controlli agli scali di Malpensa, Linate, Orio al Serio e Brescia. «Previsto anche l'imprevedibile» ha concluso Alfano.

E che ci sia stato un ulteriore giro di vite lo dimostrano le restrizione agli accessi del municipio. Da giorni infatti il portone di Palazzo Marino non è più ecumenicamente spalancato a consiglieri, giornalisti e visitatori. Una barriera di fioriere obbliga infatti a un giro vizioso per passare davanti alla guardiola degli uscieri. Chi è conosciuto passa, gli altri devono mollare i documenti. Una procedura che ha obbligato a lunghe attese i congressisti calati sul Pirellone per un paio di convegni nelle sale Gonfalone e Pirelli. Alzate le barriere mobili, limitato a uno gli accessi, tutti in coda per farsi identificare, radiografare borse e zainetti per poi passare attraverso il metal detector. Una mozione del consigliere regionale di Forza Italia Fabio Altitonante, approvata da tutti i gruppi, chiede poi alla Giunta maggiore sorveglianza nei Pronto soccorso degli ospedali Sacco, Niguarda, San Carlo, Policlinico, Pini, Garbagnate Milanese-Rho e Legnano, nonché nell'ambulatorio di via Rugabella-Icp, presidio Expo aperto ogni giorno.

Il Comune infine piazzerà nuove telecamere su un «punto cieco» individuato nel percorso tra la Fiera ed Expo dove transitano i mezzi diretti al sito espositivo. Immagini trasmesse alla centrale di via Drago, dove opereranno rappresentanti di forze armate, dell'ordine, vigili del fuoco e degli enti proposti ai servizi come luce, acqua, gas, trasporti, sanità. Rimane l'incognita degli antagonisti. I No Tav della Valsusa stanno infatti organizzando una flottiglia di pullman per calare in massa su Milano.

Con quali intenzioni è facile di immaginare.

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