Trascritte altre nozze gay Pisapia gioca col Prefetto

Da Palazzo Diotti Francesco Paolo Tronca non ha dato seguito agli atti che avrebbero cancellato le scelte del Comune. Che così se ne approfitta

Trascritte altre nozze gay Pisapia gioca col Prefetto

E con quella di dicembre sono quattordici. Il sindaco Giuliano Pisapia non solo non ha obbedito al provvedimento di annullamento delle trascrizioni delle nozze tra omosessuali contratte all'estero, ma anzi è andato avanti e ha trascritto a dicembre la quattordicesima unione. Così il 4 novembre Francesco Paolo Tronca, dopo aver inutilmente invitato il sindaco a cancellare gli atti da lui firmati, aveva siglato un provvedimento di annullamento delle 13 trascrizioni dei matrimoni gay celebrati fuori dall'Italia ordinando «al sindaco Pisapia, in qualità di ufficiale di stato civile, di procedere agli adempimenti conseguenti all'annullamento senza ritardo e di darne immediata notizia al prefetto». L'avvocato prestato alla politica aveva prontamente risposto: «Tra la circolare del ministro Alfano e i miei convincimenti morali e giuridici, oltre che quelli della maggioranza del consiglio comunale eletta dai cittadini che ha approvato una mozione a favore della trascrizione, non ho dubbi da che parte stare». Poi il nulla: dopo il secco e ufficiale rifiuto del sindaco non è più accaduto nulla. O, meglio, Rete Lenford, l'associazione di avvocati che si occupa della difesa dei diritti lgbt, ha impugnato il provvedimento di Palazzo Diotti davanti al Tar, che dovrebbe pronunciarsi tra febbraio e marzo. Anche il Comune, però, si è costituito a sostegno delle proprie posizioni. «Un atto certamente coerente con quanto sostenuto e rilevante, per nulla scontato» osserva Manuel Girola avvocato di Rete Lenford.

Intanto la Procura di Udine ha riconosciuto la bontà delle ragioni di Rete Lenford sostenendo che il Prefetto non può cancellare le trascrizioni. «Secondo la Procura il Prefetto - spiega Manuel Girola - autonomamente non ha e non aveva compiti “sostanzialmente” abrogativi. Né poteri di cancellazione, che spettano per legge solo all'Autorità Giudiziaria». Secondo il pm di Udine «la Circolare del Ministro Alfano e l'intervento del Prefetto non appaiono corretti sotto il profilo giuridico, perché vanno a ledere prerogative e compiti della Procura delle Repubblica ex art. 75 dell'ordinamento giudiziario».

Un'interpretazione che si discosta da quella che sembrerebbe prevalere tra i giudici della Procura di Milano che interpreterebbero diversamente l'art.54 del Testo unico sull'ordinamento degli enti locali. Il comma 11 recita «nel caso di inerzia del sindaco...il prefetto può intervenire con proprio provvedimento». In sostanza il sindaco nelle funzioni di ufficiale di stato civile sarebbe subordinato gerarchicamente al prefetto, che addirittura sarebbe titolato a procedere d'ufficio con la cancellazione dell'atto.

Queste le ragioni tecniche che hanno spinto Pisapia a trascrivere gli atti e a costituirsi davanti al Tar, poi ci sono le ragioni della politica. Il secco «no» a Tronca ha di fatto rimesso di nuovo il pallino nella mani del Prefetto che non ha più nè parlato dell'argomento, né portato avanti la sua linea. Una posizione imbarazzante quella dell'inquilino di palazzo Diotti stretto tra il ministro dell'Interno Alfano e il sindaco. Certo la cronaca cittadina di fine anno ha offerto la sponda al prefetto perché ci si dimenticasse del nodo dell'anagrafe.

La piaga delle occupazioni abusive, con la guerriglia urbana e il nuovo protocollo sugli sgomberi siglato in corso Monforte hanno fatto sì che scomparisse dal dibattito politico la questione dei diritti. Poi la Prima della scala, le vacanze, e l'anno nuovo che si è aperto in Prefettura con l'ennesimo silenzio.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica