Travolta dalle multe, a rischio la Protezione civile

Per un errore di registrazione il Corpo volontari soccorso si ritrova 45mila euro di sanzioni

Travolta dalle multe, a rischio la Protezione civile

Il Corpo Volontari Soccorso onlus ha un solo motto: «Aiutare il prossimo». Una parola d'ordine che dal 1992 porta l'associazione legata alla protezione civile, formata da unicamente da volontari, ad essere in prima linea nei luoghi in emergenza: missioni umanitarie per costruire ospedali o scuole in Kosovo o nella Thailandia devastata nel 2004 dallo tsunami, al servizio delle popolazioni terremotate dell'Abruzzo o dei cittadini liguri e toscani colpiti dalle alluvioni. Nel 2017, nel venticinquesimo anniversario dalla fondazione, il sindaco Beppe Sala ha consegnato al presidente Claudio Agostinelli l'Ambrogino d'oro per le energie fisiche ed economiche dedicate dall'associazione a questo scopo. L'onlus ha superato tante emergenze eppure è incappata in un incidente burocratico che ne sta mettendo a rischio la sopravvivenza. Una valanga di multe per le targhe di due mezzi (sui 24 in dotazione), muniti di lampeggiante e immatricolati come mezzi a uso speciale, che per un errore non erano stati registrati nel 2013 per l'accesso in Area C e nelle corsie preferenziali, quando il Comune ha cambiato sistema di informatizzazione. Non è stata furbizia, ne avrebbero avuto diritto, tant'è che oggi circolano con una regolare deroga. Ma «nel 2013 era cambiato il sistema di registrazione, e la novità era stata comunicata solo a mezzo stampa» riferisce Agostinelli. Sfortuna nella sfortuna, l'associazione in quel periodo ha traslocato da via Mercantino a Milano a Bresso, le notifiche delle multe sono arrivate per anni alla vecchia sede ormai vuota e notificate per compiuta giacenza. Solo circa due anni fa, quando la prima cartella esattoriale è arrivata a Bresso, la onlus ha ricostruito a ritroso la vicenda. E la sorpresa è diventata un dramma: ad oggi le multe accumulate ammontano a 45mila euro e «non abbiamo questi soldi, possiamo chiudere» ammette Agostinelli.

L'avvocato volontario Dominique Roviero riferisce che il Corpo ha fatto ovviamente ricorso al giudice di pace, ma riconosce che dal punto di vista giuridico il Comune avrebbe il coltello dalla parte del manico, l'errore procedurale c'è stato, anche se «è chiarissimo che non c'era volontà di trasgredire o circolare abusivamente nelle ztl, i mezzi di protezione civile hanno la deroga. E infatti, una volta registrata la targa, stanno circolando liberamente». Racconta che l'ultimo giudice di pace ha rinviato per la sesta volta l'udienza, «andava in pensione e non voleva prendersi la responsabilità di una sentenza contro la protezione civile. E i funzionari e l'Avvocatura comunale temono di incappare nella Corte dei conti per cui non ritirano la costituzione civile». L'unico che, ammette il legale, «può annullare le sanzioni in autotutela è il sindaco, e ci auguriamo che voglia praticare un atto di buonsenso». Un appello a Beppe Sala arriva anche dal consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi: «Da anni il Corpo Volontari Soccorso svolge un servizio indispensabile. É incredibile che chi presta servizio volontario, sfidando ogni condizione atmosferica, venga tartassato dal Comune con decine di multe.

Queste persone rinunciano a una grossa fetta del loro tempo per prestare assistenza a chi ne ha bisogno, garantendo, tra le altre cose, la rimozione e il taglio delle piante e la sicurezza delle nostre scuole. Pretendere i 45mila euro ne sancirebbe la chiusura definitiva».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica