Cronaca locale

Tre concerti al tramonto. E la Scala va all'Idroscalo

La rassegna, con l'orchestra dell'Accademia, propone musica da camera del Settecento

Tre concerti al tramonto. E la Scala va all'Idroscalo

La Scala all'Idroscalo. Non è una cacofonia, anzi è un'ottima idea. Perché se dalla pandemia e dal lockdown ci siamo passati tutti, ma proprio tutti, forse non è un caso che le differenze tra alto e basso, tra cultura con la maiuscola e uno spazio perfettamente popolare come il parco nella zona di Linate sfumino in un connubio estivo particolare. Città Metropolitana, Istituzione Idroscalo e Teatro alla Scala ce l'hanno fatta, ne parlavano da tempo e sono riusciti a portare tre importanti appuntamenti musicali nella cornice del Teatro Walter Chiari (ingresso Riviera est), coinvolgendo l'Orchestra dell'Accademia: «Concerti al tramonto» questo il titolo della rassegna propone musica da camera di alcuni grandi compositori del classicismo settecentesco, dall'immenso Wolfgang Amadeus Mozart a Wilhelm Friedmann Bach. Le date previste, tutte a ingresso gratuito, sono quelle di lunedì 13 (ensemble di legni con flauti, fagotti e clarinetti), mercoledì 15 (quintetto d'archi) e venerdì 17 luglio (quintetto da camera): per ogni evento l'inizio è previsto alle ore 19, con rispetto scrupoloso delle misure di sicurezza e prenotazione obbligatoria utilizzando uno specifico form, info a idroscalo@cittametropolitana.milano.it. In programma, opere note come il Quintetto per archi in do maggiore op.163 D956 di Franz Schubert (mercoledì), il Quartetto per flauto e archi K285 e per oboe e archi K1 370 di Mozart, e il Quintetto per archi n.2 op.77 di Anton Dvorak (venerdì), così come brani più di nicchia come Deux mouvements per quartetto di legni di Jacques Ibert (lunedì).

Tra i più soddisfatti del progetto c'è Paolo Kessisoglu, attore, musicista, conduttore televisivo che ha legato il suo percorso artistico all'amico e collega Luca Bizzarri e che, da un anno, è direttore artistico di Istituzione Idroscalo. «Il Nuovo Idroscalo, come amo chiamarlo io, ha lavorato a queste serate sin dai giorni del lockdown spiega Kessisoglu In questo vanno citati assolutamente Città Metropolitana, il presidente Marco Francioso e la direttrice Maria Cristina Pinoschi. Senza dimenticare la disponibilità di Daniele Borniquez dell'Accademia della Scala. Dopo la botta iniziale, nelle prime settimane abbiamo reagito utilizzando le piattaforme digitali note. Questi concerti sono un segno che Milano vuole ripartire, che la cultura non deve più esitare. Come artista sono abituato a far volare la creatività, questo impegno istituzionale mi ha insegnato a confrontarmi con le ragioni e i tempi del sistema pubblico».

L'ottimismo, peraltro, è sempre stata carburante nel corpo di Paolo Kessisoglu: «Sono fiducioso nella ripresa di tutto il mondo dello spettacolo e della cultura. I tempi di un ritorno a pieno regime ci sono ancora sconosciuti, ma la macchina sta ripartendo». A queste parole si aggiungono quelle della Vicesindaca della Città Metropolitana Arianna Censi: «Con questi concerti si arricchisce l'offerta per i cittadini all'Idroscalo spiega la dirigente Questi momenti musicali si sposano alla perfezione con il Museo a cielo aperto che vede la presenza di opere di artisti affermati, penso a Giacomo Manzù e Luciano Minguzzi, e di giovani emergenti». Il programma completo delle iniziative è disponibile al sito Idroscalo.

org.

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