Per tre giorni vivremo a «Museocity»

Da venerdi, 70 siti pubblici e privati esporranno opere «dimenticate» nei caveau

La Milano dei musei prova a rifarsi il trucco, in attesa di quel sospirato ammodernamento che si spera nascerà con la grande Brera, passando dalla GAM al Museo del '900. Il punto di partenza è che i musei milanesi, pur non essendo luoghi di grande appeal se confrontati a quelli delle metropoli europee, certo non difettano di capolavori o quantomeno di collezioni uniche. Una convinzione che ha mosso l'associazione Museocity, in collaborazione con l'assessorato alla Cultura del Comune di Milano, promotrice di un evento che da venerdì a domenica metterà a disposizione dei cittadini i tesori della città; provando a scovare inusitate «chicche» spesso giacenti nei depositi. «Ci siamo fatti carico di sollecitare una settantina di musei, da quelli d'arte a quelli d'impresa, chiedendo aperture straordinarie, visite guidate ma soprattutto l'esposizione di opere straordinarie non conosciute al grande pubblico», dice al Giornale l'archeologa Gemma Chiesa Sena, curatrice del progetto forse più interessante intitolato Il Museo Segreto. «L'idea, a cui hanno collaborato anche Fulvio Irace e Annalisa Zanni, è stata quella di chiedere ai direttori la speciale esposizione di un'opera che meritasse di essere riscoperta. La risposta è stata entusiastica». Il circuito metterà in rete i musei d'arte (che domenica saranno gratuiti), le case museo, gli interessantissimi musei d'impresa, i musei scientifici e finanche i musei sportivi.

A ciò farà da corollario una serie di iniziative, come quella promossa dalla Fondazione Pini intitolata «Storie Milanesi un unico racconto» che prevede lo scambio di un'opera tra le 15 case museo cittadine nel percorso ideale di un'unica narrazione della città. Palazzo Reale, invece, ospiterà la mostra multimediale «Muse a Milano, accoppiamenti giudiziosi», un viaggio nei luoghi d'arte troppo spesso sfiorati da sguardi distratti.

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