Cronaca locale

Tre sportelli per aiutare gli ex detenuti

Provincia e Comune hanno già offerto un centinaio di posti letto per chi si trova senza casa

Sono già un centinaio i posti letto offerti dagli enti pubblici per ospitare i primi detenuti che, scarcerati grazie all’indulto, si ritrovano in mezzo a una strada. Ai 50 posti messi a disposizione dalla Provincia, se ne sono infatti aggiunti ieri altrettanti reperiti dal Comune. In ogni caso per tutte le «emergenze», circa 150 casi, sono già stati individuati tre «sportelli» aperti nel territorio pronti a prendersi in carico le diverse situazioni.
Ieri infatti nel primo pomeriggio hanno iniziato ad arrivare da palazzo di giustizia i primi ordini di scarcerazione. Nello stesso tempo si erano riuniti in prefettura i rappresentanti delle diverse realtà cittadine coinvolte: il procuratore capo della Repubblica di Milano, Manlio Minale, Giovanna Di Rosa, del Tribunale di sorveglianza, Salvatore Bellomo, della procura della Repubblica di Monza, il colonnello Rosario Lo Russo, comandante provinciale della Guardia di Finanza, Enzo Bernardini, comandante provinciale dei carabinieri, il questore Paolo Scarpis, il provveditore alle Carceri della Lombardia, Luigi Pagano, il presidente della Provincia Filippo Penati, l’assessore provinciale ai Diritti dei cittadini Francesca Corso, il sottosegretario alla Presidenza della Regione con delega ai Diritti dei cittadini Antonella Maiolo, l'assessore comunale ai Servizi sociali Mariolina Moioli, il presidente della Casa della Carità, don Virginio Colmegna, e Luca Massari, per l'area Carcere della Caritas ambrosiana.
«Abbiamo individuato circa 150 casi - ha poi spiegato Pagano - ognuno con la propria necessità: casa e lavoro soprattutto, ma anche problematiche di tipo psichiatrico o di tossicodipendenze, ciascuno di loro al momento di uscire verrà indirizzato all’apposito sportello, dove ad attenderlo troverà personale già informato della situazione e in grado quindi di organizzare risposte di pronto intervento». Le strutture sono il «Punto e a capo» in via Allegranza, per i detenuti di Milano, «Il bivacco» in via Castellini per i detenuti che fanno capo alla Asl di Milano 2 e l'ufficio comunale grave emarginazione dell'adulto per i detenuti del comune di Monza.
In tutto ieri tra Milano e Monza sono usciti 262 detenuti, il grosso uscirà domani, poi via via si completeranno le operazioni giovedì mattina, quando dovrebbero essere scarcerati tutti i 1.100 reclusi previsti. Tra questi un terzo sono stranieri che dal carcere sono stati immediatamente spediti alle diverse questure. Le loro posizioni dovranno essere vagliate singolarmente per decidere, come hanno spiegato il prefetto Gianvalerio Lombardi e il questore Scarpis, eventuali espulsioni.

Ieri nel pomeriggio le auto della polizia avevano complessivamente portato in via Fatebenefratelli circa 40 stranieri.

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