Trenitalia presenta il nuovo orario invernale, che entrerà in vigore il 9 dicembre. A essere potenziati saranno i collegamenti con le Frecce e l'Alta Velocità, mentre si parla di un taglio di 41 corse per il trasporto locale. Trenitalia prevede di arrivare a quota 104 Frecce sulla Milano-Roma, aggiungendo tre collegamenti al giorno, con particolare attenzione «alle prime partenze del mattino verso Roma da Milano, Reggio Emilia e Bologna». Sulla linea Milano-Venezia «sono previsti 48 collegamenti in più». Spicca in modo particolare il nuovo orario mattutino che permette di partire alle 5,20 da Centrale e alle 5,32 da Rogoredo, con arrivo a Roma Termini alle 8,29. Potenziati anche i collegamenti tra Milano e Venezia, con Frecciarossa, con partenza alle 6,15 da Centrale e arrivo a Mestre alle 8,28 e a Santa Lucia alle 8,40.
Investimenti che non sono però proporzionali al numero degli utenti: tanto per avere un'idea sull'Alta Velocità, Italo compreso, in tutto il Paese viaggiano 150mila passeggeri al giorno contro i 3,5 milioni del trasporto locale. «Il problema - spiega Dario Balotta, presidente dell'Osservatorio Nazionale Trasporti, un passato nella Filt Cisl - è lo sviluppo delle linee suburbane nelle grandi aree metropolitane che in Italia è assente. Mentre all'estero lo sviluppo urbanistico segue quello della rete ferroviaria, da noi avviene il contrario. Si costruisce intorno alle metropoli senza che ci siano le infrastrutture». Tutto dipende dalla prospettiva: «Bisogna risolvere la questione del trasporto dei pendolari e poi quello del trasporto merci».
Tra le questioni il materiale rotabile: l'età media dei treni si attesta sui 12 anni contro la media europea sui 6/7 anni». Eppure la rete ferroviaria sarebbe in grado di «sopportare anche il doppio delle corse - continua Balotta - con l'ausilio di nuove infrastrutture e soprattutto della volontà politica di farlo. Anche nel passante si potrebbe raddoppiare l'offerta».
E invece? Dal 9 dicembre TreNord (di cui Trenitalia è proprietaria al 50 per cento) taglierà 41 corse al giorno, pari al 5 per cento del totale, il 2,5 per cento in più rispetto allo scorso anno. Sono 26 le linee del trasporto locale lombardo «Sotto gli standard- spiega il presidente dell'Osservatorio trasporti- ci sono la Lecco- Milano, Varese - Milano, Como -Milano e Pavia -Milano».
Ad ammettere la situazione anche l'ad di Fs Gianfranco Battisti «Trenord è in una situazione non facile. Hanno ragione i pendolari a lamentarsi. Credo che Trenord abbia veramente bisogno di una cura molto importante: nella flotta ci sono treni non giovani dal punto di vista dell'età di esercizio». Intanto ieri il Pd in consiglio regionale ha presentato una mozione urgente, in cui si chiede che la giunta «prima della pubblicazione degli orari dei treni invernali, di rendere pubblico il piano emergenziale condiviso da Trenord con i dettagli, ovvero tempistiche di attuazione, modalità di affidamento del servizio relativo agli autobus sostitutivi e, nel caso specifico della Carnate-Usmate-Seregno, di non dismettere la linea».
«Non sappiamo nemmeno che cosa succederà il 9 dicembre - attacca Giorgio Dahò, rappresentante dei viaggiatori alla conferenza regionale del trasporto pubblico locale - eppure TreNord avrebbe dovuto annunciare tagli con 90 giorni di preavviso, mentre il tavolo è stato convocato per martedì. Così non è stato nemmeno presentato un piano di emergenza operativo, che riguarda 740mila passeggeri al giorno. E cosa pensa di risolvere con 10 nuovi macchinisti? La vera piaga è l'assenza di manutenzione».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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